(19-20 maggio 2018)
Dal 19 al 20 maggio 2018 il ciclone Sagar si è abbattuto sulla Repubblica di Gibuti causando pesanti inondazioni e colpendo in particolare la capitale Gibuti e il vicino quartiere di Balbala.
Il Paese, la cui capitale è la città dal clima più caldo al mondo, non è preparata ad affrontare una situazione così anomala. Il terreno, data la forte aridità, non riesce ad assorbire l’acqua e il sistema di evacuazione dell’acqua non funziona.
Caritas Gibuti e le strutture che garantiscono alcuni servizi sono completamente allagate. Il primo giorno del disastro il livello dell’acqua è arrivato a 70 cm. Sono state alluvionate tutte le sale del Centro: gli uffici, le sale studio, la sala video, l’infermeria, la farmacia, la sala d’attesa e il magazzino delle risorse alimentari, causando pesanti danni.
Al momento vi è anche un problema a livello sanitario poiché l’acqua sta diventando stagnante e con presenza dello scarico fognario che entra dall’esterno. Il Centro rimarrà chiuso per l’intera settimana, l’obiettivo è quello di riuscire a riaprire Sabato 26 Maggio.
La situazione generale all’interno del Paese varia da quartiere a quartiere. Ci sono molte famiglie sfollate che vivono sulla strada, poiché la casa è stata inondata, tenendo presente che si tratta di case costruite con lamiere, legno e fango. Il problema consiste anche nella mancanza di pompe disponibili per liberare le strade e alcune zone principali della città.
Nei prossimi giorni è previsto l’arrivo di un altro ciclone che al momento si trova davanti ai paesi arabi e si teme che possa ulteriormente danneggiare questo Paese già in difficoltà per molti motivi.
L’intervento di Caritas Gibuti
- – Caritas Gibuti ha immediatamente attivato un servizio di emergenza per la distribuzione di vestiti e di un pasto al giorno, con l’aiuto di alcuni volontari.
- – Caritas Gibuti ha fatto pervenire alla rete Caritas un primo appello per rispondere ai bisogni delle persone più colpite. Si prevede la distribuzione di cibo e articoli di prima necessità ad almeno 1.000 famiglie dei 5 distretti maggiormente colpiti.
- – Il budget preventivo per questi primi aiuti è di 178.487 EuroImpegno di Caritas Italiana e indicazioni per le Caritas diocesane
- – Caritas Italiana, in coordinamento con Caritas Gibuti e il network Caritas ha stanziato un primo contributo di 15.000 Euro a sostegno degli interventi di Caritas Gibuti.
- – La forma di aiuto possibile più opportuna al momento è la raccolta in denaro destinata alle vittime del ciclone. Non è richiesto l’invio di beni materiali dall’Italia e vanno scoraggiate iniziative di raccolta di questo tipo.A Gibuti è presente un casco bianco in servizio civile all’estero.