Rinnovando la più profonda riconoscenza a don Paolo Asolan per le sue illuminanti parole e a tutti i presenti per la cortese partecipazione, condividiamo il testo e l’audio dell’intervento.
Rinnovando la più profonda riconoscenza a don Paolo Asolan per le sue illuminanti parole e a tutti i presenti per la cortese partecipazione, condividiamo il testo e l’audio dell’intervento.
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“Come contrastare la cattiveria? Facendo il percorso contrario a quello descritto. Anzitutto favorendo atteggiamenti che siano l’anticamera dell’amore: trattare le persone da persone, vivere il rispetto reciproco, ascoltarsi, essere attenti a chi è più debole, ecc.” Oggi si può ancora parlare di bontà? O le polemiche sul “buonismo”, magari attribuito alla Chiesa e a qualche
“le nuove generazioni, mai come in questa epoca, hanno bisogno di essere educate alla vita e all’amore. Le istituzioni, tutte, a partire dalle famiglie, dovrebbero con interventi mirati cercare di prevenire il disagio esistenziale al quale sono esposti i nostri giovani. Un disagio che nasce dai profondi cambiamenti socio-culturali e dalla frammentazione che si vive
“Educare alla pace significa offrire a ciascuno la possibilità di mettere a disposizione degli altri le sue capacità e risorse affinché ognuno abbia la possibilità di vivere con dignità” In questo tempo segnato dalla guerra che sembra assumere sempre più un carattere permanente nella storia degli uomini, ci sono pochi temi importanti come l’educare alla
“Il Signore Gesù ci ricorda che è necessario mettersi in cammino, che dobbiamo tenere sempre vivo dentro il nostro cuore il desiderio di casa, di ritornare a casa” Una delle tentazioni più facili per ciascuno è quella di costruirsi delle certezze per fuggire la paura dell’ignoto e del futuro che sta davanti. Il rischio concreto