UNA CHIESA IN USCITA… CHE ENTRA IN CARCERE
Accostarsi alla realtà degli istituti penitenziari offre l’opportunità di entrare in relazione con chi vive il carcere, con chi ne abita gli spazi quotidianamente e dunque i detenuti, i funzionari, gli agenti di polizia penitenziaria, i volontari ed i cappellani.
La complessità di questa rete di relazioni si manifesta soprattutto nel creare legami tra le varie realtà evitando di ragionare a compartimenti stagni con un conseguente spreco di risorse e rischiando di essere poco centrati sull’obiettivo.
Nel corso del 2017, a questo scopo, si è avviato un percorso di coordinamento del volontariato che opera nella Casa Circondariale affinché si potesse creare maggior comunione tra quanti hanno a cuore il benessere dei detenuti.
Grazie all’apporto del volontariato ci è stato possibile sostenere la realizzazione di due iniziative:
l’attività sportiva promossa in collaborazione con il “Giorgione Calcio 2000“ e l’attivazione del ‘Gruppo Dimissione’ in cui sono coinvolti detenuti verso il fine pena.
Si desidera quindi porre l’accento sull’importanza di quanto sia prezioso il servizio di quanti desiderano farsi prossimi agli uomini e ai giovani che sono ristretti negli istituti penitenziari.
Si auspica quindi una Chiesa sempre più in uscita che sa farsi prossima entrando nel dolore delle persone, entrando innanzitutto negli istituti penitenziari e accompagnando quanti, desiderosi di riscatto, vivono nelle nostre comunità.
Al di la degli istituti penitenziari della città di Treviso rimane l’impegno a non perdere di vista quanto è possibile sostenere o attivare per porre dei segni per una giustizia diversa, caratterizzata dall’accoglienza e dalla promozione umana.
IL CANTIERE GIUSTIZIA
In questi due anni di attività del gruppo il desiderio di diffondere un’idea di giustizia nuova, che promuova le persone uscendo da una logica meramente retributiva, si è concretizzata attraverso due eventi pubblici:
– 17 maggio 2016 conferenza “Sia fatta Giustizia! La mediazione come via per la trasformazione del conflitto”.
– 21 marzo 2017 conferenza “Sia fatta giustizia! Giustizia Riparativa e mediazione umanistica: ricostruire legami”.
Alla luce anche di queste occasioni è germinato sempre più il desiderio di spendersi ulteriormente rispetto a questi temi anche per l’avvicinarsi al gruppo di persone ed associazioni nuove.
Da qui si sono avviati i lavori di un gruppo di approfondimento per immaginare ulteriori passi concreti rispetto ai temi della Giustizia Riparativa nel territorio Trevigiano.
Lo sguardo ai giovani, che la Chiesa sta ponendo con il sinodo a loro dedicato, ci permette di poter porre l’accento di quanto essi siano già oggi una grande risorsa e che, se sollecitati in modo concreto e dando loro fiducia, sanno essere protagonisti autentici del nostro tempo e autori di scelte coraggiose.
A tal proposito offriamo l’approfondimento di due progetti che vedono coinvolti molti giovani delle nostre comunità.