Il 27 settembre da Piazza San Pietro il Santo Padre ha presentato la campagna mondiale “Share the journey – Condividiamo il viaggio” di Caritas Internationalis, con l’obiettivo di promuovere la cultura dell’incontro sia nelle comunità di origine dei migranti, sia in quelle in cui transitano o in cui scelgono di restare.
Il cardinale Luis Antonio Tagle, presidente di Caritas Internationalis, invita “parrocchie, organizzazioni diocesane e nazionali ad unirsi a Papa Francesco in questo stesso giorno nel lancio della campagna globale nei vostri Paesi” attraverso la quale “speriamo di dissipare la paura e di capire perché così tante persone stanno lasciando le loro case in questo momento storico. Vogliamo stimolare le comunità a costruire relazioni con rifugiati e migranti. Vogliamo accendere una luce e illuminare la strada. La migrazione è una storia molto antica, ma la nostra campagna mira ad aiutare le comunità a vederla con occhi nuovi e un cuore aperto”.
Una delle domande più importanti che possiamo porci come individui, comunità e Paesi in questo tempo fatto di movimenti di massa delle persone e di dubbio globale è: “Permetto alla paura di prevalere nel mio cuore o alla speranza di regnare”?
Attraverso “Share the journey” speriamo di dissipare la paura e di capire perché così tante persone stanno lasciando le loro case in questo momento storico. Vogliamo anche stimolare le comunità a costruire relazioni con rifugiati e migranti. Vogliamo accendere una luce e illuminare la strada. Crediamo che il lancio della campagna a livello mondiale possa essere un segno che si traduce nella quotidianità delle nostre comunità ad interrogarsi e aprirsi all’accoglienza.
Il 27 settembre, oltre a lanciare la Campagna, Papa Francesco ha incontrato tutte le Caritas diocesane impegnate nell’accoglienza “Rifugiato a casa mia”, operatori, famiglie, volontari delle parrocchie e beneficiari del progetto.
Questo appuntamento è fissato a due anni dall’appello del 6 settembre 2015 in cui il Santo Padre invitava le parrocchie e le famiglie di tutta Italia ad esprimere la concretezza del Vangelo, aprendo le porte della propria casa e della propria comunità.
Anche la nostra Diocesi ha accolto questo appello e, tramite Caritas, 15 famiglie, 10 parrocchie e 3 istituti religiosi hanno aderito al progetto, permettendo a 56 migranti di vivere un’esperienza di solidarietà e condivisione.
#sharejourney