Ucraina. Due anni senza pace - CARITAS TREVISO

Ucraina. Due anni senza pace

Due anni dallo scoppio della guerra in Ucraina, due anni di violenze, di crisi economica, di incapacità da parte della comunità internazionale di trovare soluzioni alle controversie che non prevedano l’uso delle armi.

In questa situazione la comunità cristiana si è messa a fianco delle vittime e delle persone che hanno perso tutto o sono state costrette ad abbandonare la loro terra. Il lavoro di animazione e di accompagnamento da parte delle Caritas nazionali ucraine, di Caritas Italiana e delle Caritas diocesane è stato enorme.

A tre settimane dallo scoppio della guerra Caritas Italiana e Open Arms hanno organizzato il primo volo umanitario, partito da Varsavia (Polonia) il 22 marzo 2022.

 

6,4 milioni di persone sono rifugiate all’estero, 14,6 milioni hanno bisogno di assistenza, 3,7 milioni gli sfollati all’interno del Paese. Caritas Italiana ha partecipato all’intervento della rete Caritas internazionale a favore di Caritas Ucraina e Caritas-Spes con servizi di accoglienza e di protezione, assistenza medica, kit igienici e alimentari, contributi in denaro.

Dei 24.325.914,15 euro raccolti (al 31 dicembre 2023), tra cui un milione da parte della CEI (fondi 8xmille), due terzi sono già stati spesi (15.690.744,38 euro). Il resto è destinato a progetti da realizzarsi nell’anno in corso e nei prossimi anni. Tra i contributi spesi 4.926.879,91 euro sono andati a progetti di sostegno in Ucraina e Paesi limitrofi e 10.763.864,47 euro a progetti di accoglienza in Italia.

Dallo scoppio del conflitto molte diocesi italiane si sono impegnate per garantire un’accoglienza adeguata alle persone in fuga, anche la nostra diocesi di Treviso. Tante le attività organizzate a livello locale: accoglienza, raccolta beni di prima necessità, assistenza sanitaria, accompagnamento psicologico. Le strutture maggiormente utilizzate: appartamenti, parrocchie, famiglie, istituti religiosi, centri di accoglienza. Migliaia le persone accolte dalla rete ecclesiale italiana, attraverso il progetto “Apri Ucraina” promosso da Caritas Italiana. Il progetto ha coinvolto cento diocesi e ha permesso di accogliere oltre seimila persone. Da segnalare anche le vacanze solidali che hanno permesso a quasi 650 bambini ucraini (e ai loro accompagnatori) di trascorrere alcune settimane serene in Italia.

 

Caritas Italiana dal febbraio 2022 è impegnata nella risposta all’enorme emergenza umanitaria della crisi ucraina, ed è anche parte attiva nei processi di ricostruzione e di coesione sociale, con attenzione specifica in quattro ambiti (più informazioni nel documento allegato): disabilità e salute; minori e educazione; protezione; advocacy e coesione sociale.

***

La nostra Caritas diocesana, in supporto agli interventi di Caritas Italiana, raccoglie donazioni attraverso bonifico bancario al nostro braccio operativo (causale “Europa/emergenza Ucraina”) tramite:

Iban: IT55 H 08399 12000 000000318111 (intestato a Fondazione Caritas Treviso ente filantropico)

Le donazioni sono deducibili ai fini fiscali.

 

 

Aggiornato il 23 Febbraio 2024


Documenti correlati


Ultime notizie

Paola, 25 anni a servizio della Chiesa di Treviso

Paola Pasqualini, da ottobre 2024 vicedirettrice di Caritas Tarvisina, è stata consacrata cooperatrice pastorale il 16 settembre di 25 anni fa. Con tutti gli operatori Caritas la ricordiamo al Signore, grati del suo prezioso impegno tra noi come vicedirettrice e nella delicata mansione di responsabile del personale. Questi suoi compiti continuano idealmente quanto ha vissuto

Il racconto della Casa della Carità

Un bel servizio quello fatto da Qdpnews per parlare di noi, della nostra Casa della Carità e dei nostri volontari, con un’intervista fatta al direttore don Bruno Baratto e a uno dei nostri volontari, con le riprese dei diversi angoli della Casa e dei nostri uffici. – La Caritas Tarvisina rappresenta da anni un punto di

Gaza: appello alla chiarezza morale, alla responsabilità e a una risposta

Pur condannando Hamas, ottanta esponenti della corrente “modern orthodox“, guidati dal rabbino Yosef Blau, invocano una “risposta” al dramma della Striscia e criticano le “proposte inquietanti” del governo “È nostro dovere denunciare le azioni del governo quando contraddicono la Torah”. Testo dell’appello La crisi umanitaria che si sta consumando a Gaza è una delle più

Appello alle Istituzioni Italiane, ai cittadini e ai credenti in Italia

Questo appello, firmato da UCEI, UCOII, COREIS, Moschea di Roma e CEI, nasce dalla convinzione dell’improrogabile necessità di favorire qualsiasi iniziativa di incontro per arginare l’odio, salvaguardare la convivenza, purificare il linguaggio e tessere la pace. Responsabilità di singoli e di soggetti collettivi! È un appello che esprime il tanto che unisce, messo a dura