Mali - CARITAS TARVISINA

Mali

ISTITUTO AGRARIO SUPERIORE a Toukoto

Nel villaggio di Toukoto, nel sud-ovest del Mali, nel 2020 è stata aperta una scuola di formazione agro-pastorale, con annessa azienda agricola sperimentale, per permettere ai giovani della regione di studiare senza doversi trasferire nelle grandi città, distanti centinaia di chilometri e con un costo della vita insostenibile per la maggior parte delle famiglie locali. “Coltiviamo la Speranza” è il nome di questo ambizioso progetto.

La scuola è gestita da Ahmadou Tounkara, operatore maliano che per oltre trent’anni ha vissuto in Italia e lavorato per la nostra Caritas diocesana. Il progetto è stato sostenuto dal Ministero Pubblica Istruzione della Repubblica del Mali, da Caritas Tarvisina e dalla Fondazione Cuore Livio Mazzonetto Onlus.

 

Premessa e inquadramento geografico

L’ideazione del progetto prende avvio dopo la crisi politica del 2012 che ha gettato il Mali nel caos divenendo teatro di un aspro conflitto armato che ha aggravato notevolmente la condizione di vita della popolazione.

L’area coinvolta è la regione di Kayes che nonostante non sia stata investita direttamente dalla guerra civile, risente di un forte grado di povertà e difficoltà nello sviluppo economico. L’economia dell’area si basa in prevalenza sull’agricoltura ma la scarsa redditività di quest’attività, causata da sistemi colturali obsoleti e dalle condizioni di scarsa piovosità, hanno alimentato il fenomeno di abbandono delle aree rurali da parte delle nuove generazioni. A questo fenomeno si accompagna il crescente interesse delle multinazionali del cotone per il Mali che, a fronte di aiuti economici alla popolazione per affrontare i periodi di carestia, vincolano gli aiuti alla conversione delle colture alimentari a cotone. 

 

La scuola

Il complesso scolastico, nel villaggio di Toukoto, nel sud-ovest del Mali, ha tre indirizzi di studio: formazione agro-pastorale, liceo e centro di formazione professionale. Oggi permette a oltre 700 studenti di poter svolgere le diverse attività didattiche.

La scuola possiede anche un campo sperimentale di 20 ettari, nel quale si fa l’orto e si coltivano principalmente mais, miglio e arachidi. Sperimentale perché si cerca di meccanizzare l’agricoltura, una pratica non ancora diffusa nell’area, ma necessaria per una produzione agroalimentare competitiva. Infatti sono arrivati dall’Italia alcuni macchinari agricoli per superare il lavoro con la zappa. La produzione agricola della scuola, infatti, deve servire a renderla autonoma dal punto di vista finanziario. Inoltre si allevano polli, bovini e capre.

La costruzione della scuola ha permesso a centinaia di giovani di proseguire gli studi, cosa che non sarebbe potuta avvenire altrimenti, dal momento che tutte le scuole superiori si trovano a una distanza di oltre 80km dai villaggi della zona, nelle grandi città dove il costo della vita è insostenibile per gli studenti più poveri. Il progetto dà inoltre impiego a 15 insegnanti, 2 direttori didattici, un bidello, una persona addetta alle pulizie e un custode.  

 

Gli ultimi sviluppi

Nel 2023 circa 700 studenti frequentano la scuola (400 ragazzi e 300 ragazze) suddivisi in 12 classi, assegnati dal Ministero dell’Istruzione maliano. Sono molti per un piccolo villaggio, a dimostrazione dell’importanza del progetto per la comunità e per le istituzioni. 

Grazie alle donazioni raccolte durante l’ultimo periodo è stato possibile comprare galline ovaiole, che dovrebbero garantire all’Istituto una fonte di autosostentamento e saranno occasione di apprendimento per gli studenti. Inoltre, un’azienda locale sta progettando un impianto fotovoltaico per far fronte ai continui black-out elettrici, che lasciano le aule, i macchinari agricoli ed il nuovo pollaio senza corrente. 

È stato anche costruito un pozzo per l’acqua, che rifornisce il campo, gli allevamenti, ma anche le famiglie di Toukoto. Quello che è un bene che noi diamo per scontato, in Mali è una risorsa preziosa a cui hanno accesso in pochi, e che va usata con parsimonia.    

Quando abbiamo chiesto ad Ahmadou quale fosse il segno più significativo che ha colto nel progetto nell’ultimo periodo non ha avuto esitazioni: “la cosa che più mi fa piacere è che ad oggi diverse famiglie di Toukoto ospitano nelle loro case gli studenti che provengono da più lontano, a fronte di un contributo che la scuola garantisce loro. Questo, da un lato, permette ai giovani che provengono dai villaggi più distanti di frequentare con costanza la scuola; dall’altro, aiuta le famiglie locali, poverissime, e promuove un clima di scambio, di reciprocità, di comunione tra le persone per garantire un futuro ai giovani e al Mali”. 

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