Abbiamo piacere di condividere con voi gli auguri di Buon Natale che don Davide aveva scritto pochi giorni prima della sua scomparsa per tutti voi, certi che rappresentino un messaggio speciale e di speranza per le Sante Feste che ci prepariamo a vivere.
Carissimi,
vi raggiungo con queste semplici parole, ma soprattutto con il desiderio profondo che ciascuno di noi possa riscoprire la forza delicata e dirompente dell’Amore. Dio, nella sua infinita misericordia, sceglie anche oggi di immergersi nella nostra storia, nelle nostre vicende che purtroppo sovente perdono i riferimenti più propri dell’umano. Lui ci ricorda la grandezza e la bellezza della vita. Abita con la sua presenza ogni frammento della nostra esistenza, pianta la sua tenda in mezzo a noi. È una scelta d’amore che continua a sorprenderci e a ricolmarci di gioia indicibile. È bello lasciarci illuminare da un Dio che ci vuole bene e continua a credere in noi. Lui non ci spiega il suo amore, ci ama e basta. Non ci chiede condizioni e meriti particolari. Bussa alla porta del nostro cuore e ci chiede di aprirgli, di fargli spazio, di accoglierlo perché il suo infinito Amore possa generare vita in noi. Desidera che abbiamo la vita e che la nostra gioia sia piena.
La scelta di Dio di essere per sempre l’Emmanuele, il Dio con noi, ci aiuta a ritrovare speranza e fiducia. Stiamo attraversando un tratto di storia molto complesso e complicato. Le nubi tenebrose della violenza, delle ingiustizie, delle povertà, delle guerre ci tolgono il respiro. L’angoscia e la paura ci mettono alle corde e il nostro sguardo diventa sempre più ostaggio della rassegnazione e della sfiducia. Cerchiamo spiegazioni, proviamo a trovare delle soluzioni, ma ci dimentichiamo che la cosa più importante è ritrovare Dio e quindi noi stessi. È ritrovare quella scintilla di cielo che è impressa nel cuore di ciascuno. È cogliere che Gesù è venuto in mezzo a noi per liberare il nostro orizzonte da tutti quei nembi tenebrosi che ci schiacciano e ci opprimono. Il Dio con noi, ci ricorda che siamo chiamati a dismettere i panni degli amministratori di paure, per vestire quelli di imprenditori di sogni. Il Natale ci chiede di riprendere il coraggio di sognare, il coraggio di desiderare a cuore aperto un mondo migliore, un mondo di comunione, di pace, di fraternità, di cuori riconciliati.
Accogliamo Gesù nella semplicità delle nostre esistenze. Facciamo spazio al Principe della Pace e chiediamo il dono di spendere tutta la nostra vita perché la pace e la comunione regnino in mezzo e dentro di noi. Davanti alla grotta di Betlemme spalanchiamo le porte del nostro cuore e lasciamoci amare in profondità. Gesù nasce su una greppia insanguinata dalle nostre lotte fratricide e ci annuncia che, ogni giorno, se ci lasciamo guidare dal suo Santo Spirito, è possibile un nuovo inizio, è possibile una nuova storia. Allora dinanzi alle famiglie lacerate dalle violenze, a terre intrise da devastazioni e soprusi, a cuori che esplodono per la rabbia e l’odio … Gesù ci dona la sua Pace e ci chiede di essere artigiani di riconciliazione e di comunione.
Ai piedi di Gesù deponiamo la nostra povera preghiera, con tutti i nostri limiti e le nostre debolezze. Una preghiera perché scenda la pace nei nostri cuori troppo spesso soffocati da angosce e preoccupazioni. La pace doni nuova forza alle nostre relazioni, ci aiuti a riscoprire il valore dell’altro, il suo essere dono e terra sacra per la nostra esistenza. Arrivi la pace nelle nostre città e ci sproni ad abbattere i muri di indifferenza e di divisione, dietro ai quali si trascina stancamente una umanità, che il potere dei forti (il nostro) ha relegato nelle periferie esistenziali, ai margini della vita. Il vento della pace accarezzi ogni angolo della terra, il volto di ogni uomo perché nei nostri cuori maturi la consapevolezza e la scelta di non perseguire più la via della violenza, la via della guerra, avventura senza ritorno e sempre sconfitta per tutti. Tutto il Creato possa respirare il dono della pace. Impariamo a custodirlo come dono e abbandoniamo ogni dinamica predatoria che lo ha ferito e continua a minacciarne la vita.
Sia pace in ogni angolo del mondo, in ogni cuore, in ogni frammento di esistenza. Sia pace ad ognuno di voi! Con queste povere parole vi auguro un Natale di Pace, dove possiamo sperimentare la bellezza della fraternità e dove ci prendiamo cura di chi fa più fatica. Accogliere il Dio che si fa carne, significa accogliere, proteggere, promuovere e amare ogni uomo, soprattutto i più sofferenti. Il cuore di ogni uomo è la Betlemme dove il Signore ci chiede di piantare la sua dimora e di aprire strade nuove di pace e comunione. Buon Natale di cuore a tutti.
Don Davide (D.S.B.)
1969-2023