Accoglienza di comunità profughi ucraini - CARITAS TARVISINA

Accoglienza di comunità profughi ucraini

La nostra diocesi ha scelto di rispondere all’atrocità della guerra in Ucraina proponendo un passaggio di rinascita dall’individualismo alla cultura comunitaria, attraverso il progetto di accoglienza di comunità coordinato dalla Caritas diocesana.

Il progetto nasce dal desiderio di essere un’esperienza di comunione, come raccontava il direttore don Davide Schiavon: “l’accoglienza dei profughi in fuga dal conflitto si costruisce insieme. Ognuno nella comunità è prezioso e il suo apporto è unico”. Questo si traduce in una scelta ben precisa della nostra Chiesa di vivere l’accoglienza come l’opportunità per costruire ponti di fratellanza, che sono poi le fondamenta per costruire una pace concreta.

Molte famiglie e parrocchie hanno aperto il cuore e le porte delle proprie case e canoniche, ai profughi in arrivo dall’Ucraina. Il progetto di accoglienza di comunità propone un lavoro di rete, per cui l’accoglienza sia espressione di una scelta della comunità intera e non di un singolo parroco o nucleo familiare. L’idea di fondo è che ciascuno possa mettere a fattore comune la risorsa che è, condividendo tempo, materiali, competenze di cui dispone. Gli operatori della Caritas diocesana sono a servizio delle famiglie e delle parrocchie che scelgono di far parte del progetto, supportando il delicato processo di costruzione della rete. Sono difatti già partiti i primi incontri con famiglie accoglienti, parrocchie, ma anche enti locali e associazioni, nelle 5 macro-aree pastorali in cui è stato suddiviso il territorio diocesano: Area Castellana (Vicariati di Castelfranco, Castello di Godego, Camposampiero), Area Pedemontana (Vicariati di Montebelluna, Asolo, Nervesa), Area Sandonatese (Vicariati San Donà e Monastier), Area Treviso (Vicariati di Treviso, Mogliano, Paese, Spresiano) e Area Miranese (Vicariati di Mirano e Noale). Il lavoro di accompagnamento si è organizzato in cinque zone, con incontri programmati (inizialmente ogni 10/15 giorni) assieme a due operatori della Caritas diocesana per area.

L’emergenza dei profughi ucraini ci rimanda alla potenza della comunione come via maestra per costruire una pace duratura, venga questa da un accordo di collaborazione unico nel panorama istituzionale o dalla spontaneità delle comunità che si aprono all’accoglienza. L’augurio che facciamo a noi stessi, come comunità unita, è di cogliere questo tempo per superare gli individualismi e le solitudini ed abitare le periferie esistenziali dell’umano nel segno della solidarietà, della responsabilità, della sinodalità. Accogliendo sempre di più, per costruire la pace.

 

RACCOLTA FONDI

Le donazioni saranno utilizzate in due direzioni, una parte per contribuire alle attività della rete internazionale delle Caritas attraverso Caritas Italiana, per aiutare direttamente Caritas Ucraina e Caritas Spes (Leopoli) e le Caritas dei Paesi confinanti (Polonia, Moldavia, Slovacchia, Romania, Ungheria); un’altra parte per sostenere l’accoglienza dei profughi che si svolgerà nelle comunità parrocchiali del territorio (sia in strutture della parrocchia sia di privati che afferiscono all’accoglienza di comunità e quindi ad un lavoro in rete).

Ricordiamo le coordinate per effettuare un bonifico bancario (causale “Emergenza Ucraina”) al nostro braccio operativo Fondazione Caritas Treviso al seguente IBAN: IT55 H 08399 12000 000000318111.

CARITAS NON RACCOGLIE BENI

Si ribadisce che la nostra Caritas diocesana, come da indicazioni di Caritas Italiana, non organizza raccolte ed invii di generi di prima necessità, né ha dato mandato ad altri di farlo.

Invitiamo le Caritas sul territorio ad attenersi a questa indicazione, onde evitare sprechi e che non venga assolta l’intenzione dei donatori.

ITER LEGALE E SANITARIO

Siamo disponibili ad orientare e fornire informazioni circa le pratiche giuridiche e sanitarie connesse all’arrivo e all’accoglienza dei profughi che giungono nel nostro territorio, in modo da attivare le specifiche forme di protezione, accompagnamento e inclusione degli stessi nella rete sociale locale.

Di seguito alcune indicazioni generiche:

SANITÀ

Le persone devono presentarsi subito ai centri tamponi ULSS e attenersi ai protocolli consultabili sul sito dell’ULSS di riferimento:

OSPITALITÀ

Chi accoglie presso case/appartamenti di proprietà è tenuto ad effettuare, entro le 48 ore dall’accoglienza, la dichiarazione di ospitalità da fare:

  • all’ufficio Anagrafe del proprio Comune di residenza (dichiarazione dell’ospitante e dati degli ospitati, con copie dei documenti di ospitati e ospitante);
  • solo nel caso dei Comuni di Treviso e Conegliano va fatta direttamente all’Ufficio immigrazione della Questura di riferimento. Per Treviso altre informazioni QUI.

 

 

ALTRI AGGIORNAMENTI

Ulteriori comunicazioni saranno fornite in base all’evolversi degli eventi. Restate informati attraverso i dettagli che pubblichiamo settimanalmente sul sito. È possibile anche iscriversi alla nostra Newsletter mensile.

Ricorda, la disponibilità di alloggi e la possibilità di fare volontariato va comunicata alla Caritas diocesana contattando il numero dedicato all’emergenza:

345 5832774

o tramite la mail emergenzaucraina@diocesitreviso.it

 

ALTRE INFORMAZIONI RILEVANTI 

Abbiamo preparato delle brevi schede in cui si trovano le principali informazioni, che abbiamo pensato come uno strumento di informazione e di animazione per le comunità diocesane che si stanno interessando alla guerra in corso in Ucraina.

Dossier Ucraina (dicembre 2022)

Rapporto di Caritas Italiana “Emergenza Ucraina: la risposta Caritas” (13 agosto 2022)

Schede di aggiornamento del 21/04/2022:

  1. Il contesto in Ucraina
  2. La risposta dei Paesi limitrofi
  3. Situazione in Italia e nel nostro territorio
  4. Indicazioni su come costruire la pace

Rapporto “Conflitto Ucraina: dati e sintesi attività” di Caritas Italiana (2 maggio 2022)

Sintesi del Dossier di Caritas Italiana “Ucraina – la follia della guerra“, aggiornato al 28/02/2022: 

  1. Il contesto
  2. La risposta di Caritas Ucraina
  3. La situazione dei profughi
  4. L’intervento delle Caritas dei paesi limitrofi
  5. Indicazioni su come aiutare

 

  • PROFUGHI

    accolti

  • PARROCCHIE e FAMIGLIE

    accoglienti



notizie

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