Sei mesi di guerra in Ucraina: proseguono gli interventi Caritas Italiana
Quasi 200 minori ucraini accolti in due campi estivi in Italia
La guerra in Ucraina continua ad avere un impatto devastante sulle famiglie e in particolare sui bambini. «C’è anche un grande vuoto nell’istruzione» raccontava già a maggio padre Vyacheslav Grynevych, direttore Caritas Spes, aggiungendo: «La guerra ha esasperato tutto. Nonostante sia garantita almeno la didattica a distanza per molti, non è come essere e vivere davvero la scuola. È preoccupante sapere che stiamo perdendo la generazione del nostro futuro». Caritas Italiana ha quindi prontamente risposto alla richiesta di entrambe le Caritas nel Paese, Caritas Spes e Caritas Ucraina, di offrire accoglienza per il periodo estivo a un gruppo di minori ucraini.
Grazie alla disponibilità di alcune diocesi in Lombardia e Toscana, in collaborazione con le Acli e con il sostegno delle Banche di Credito Cooperativo, sono stati organizzati due campi estivi per 192 minori in età compresa tra 1 e 18 anni con i loro accompagnatori. Il primo gruppo resterà in Italia dal 16 al 26 agosto, mentre un secondo gruppo dal 20 al 30 agosto. Avranno così la possibilità di trascorrere in sicurezza e serenità un periodo al di fuori del tragico contesto di guerra in cui è immerso il loro Paese che auspichiamo possa alleviare la loro tensione psicologica aiutandoli, una volta rientrati a casa, a riprendere il percorso scolastico e la routine quotidiana con meno stress e più fiducia nel futuro. Anche per le comunità che accolgono sarà una preziosa opportunità di incontro e di arricchimento, un impulso vitale e generativo. Per tutti un’occasione per interrogarci sul flagello della guerra e su come alimentare ogni giorno una cultura di pace.
Una sfida – come ha sottolineato papa Francesco – anche per governanti e organismi internazionali «per costruire nel dialogo un mondo migliore per le nuove generazioni… un progetto di pace globale, … un mondo unito tra popoli e civiltà che si rispettano».
Gli interventi della rete internazionale Caritas
A sei mesi dall’inizio della guerra Caritas Italiana, in coordinamento con la rete internazionale, resta accanto alla popolazione colpita, supportando anche le Caritas dei Paesi confinanti per l’accoglienza delle persone in fuga, garantendo le azioni necessarie per rispondere ai bisogni più urgenti e contribuendo, grazie alla dsponibilità delle varie diocesi, all’accoglienza di quanti arrivano in Italia.
Crescenti sono le richieste di aiuto alle quali le Caritas in Ucraina sono al lavoro per dare una risposta capillare su tutto il territorio nazionale. In particolare:
– CARITAS UCRAINA può contare su 42 centri Caritas, 448 centri parrocchiali, 129 rifugi per le persone colpite dalla guerra;
– CARITAS SPES ha attivato più di 15.000 insediamenti (centri di accoglienza, mense, ecc.) anche in alcune zone del fronte, 2 centri di raccolta e stoccaggio di beni umanitari, a Leopoli e Mukachevo, 6 poli regionali di stoccaggio e smistamento di beni umanitari, 24 centri locali che distribuiscono aiuti umanitari, un call center dedicato all’orientamento di chi rientra in Ucraina.
Caritas Ucraina e Caritas Spes hanno assistito finora circa 3,4 milioni di persone fornendo accoglienza e riparo, protezione, cibo e beni di prima necessità, acqua e servizi igienico-sanitari, assistenza medica.
La rete Caritas è al lavoro anche nei paesi confinanti per dare accoglienza ai rifugiati ucraini che al 31 luglio erano già oltre 10.3 milioni.
Gli interventi della nostra Caritas diocesana
Continua il ruolo attivo di Caritas Tarvisina nel coordinamento delle accoglienze dei cittadini ucraini nel territorio diocesano (scopri altro sull’emergenza e il coordinamento). Un totale di 43 nuclei famigliari sono seguiti nel progetto di “Accoglienza di comunità”, espressione di una scelta comunitaria, mediante la disponibilità di famiglie e parrocchie che si mettono in rete e attraverso la forma di una comunità che si prenda cura, insieme, delle persone accolte. In questo periodo estivo i profughi sono visitati dai nostri operatori innanzitutto per conoscersi, conoscere tutti i volontari coinvolti, valutare come sta andando l’accoglienza e la loro vita in Italia e parlare sui loro programmi a breve e medio termine. Sono incontri pieni di emozioni, in cui gli accolti condividono le loro preoccupazioni, i loro pensieri, ma soprattutto la loro gioia e gratitudine per sentirsi al sicuro.
Racolta fondi
Le donazioni che riceviamo sono utilizzate in due direzioni, una parte per contribuire alle attività della rete internazionale delle Caritas attraverso Caritas Italiana, per aiutare direttamente Caritas Ucraina e Caritas Spes (Leopoli) e le Caritas dei Paesi confinanti (Polonia, Moldavia, Slovacchia, Romania, Ungheria); un’altra parte per sostenere l’accoglienza dei profughi che si svolge nelle comunità parrocchiali del territorio (sia in strutture della parrocchia sia di privati che afferiscono all’accoglienza di comunità e quindi ad un lavoro in rete).
Ricordiamo le coordinate per effettuare un bonifico bancario (causale “Emergenza Ucraina”): IBAN IT05 G 08399 12000 000000332325, intestato a Diocesi di Treviso – Caritas Tarvisina. Per usufruire delle detrazioni fiscali previste dalla legge si può fare la donazione al nostro braccio operativo Servitium Emiliani ONLUS al seguente IBAN: IT55 H 08399 12000 000000318111. Crowdfunding di Centro Marca Banca «Aiuto alle famiglie ucraine»: IBAN: IT43 N 08749 12001 000000468272, intestato a Servitium Emiliani ONLUS.