Sali in cattedra! è un progetto nato dalla collaborazione Fondazione Caritas Treviso e CSV Centro di Servizio per il volontariato di Belluno-Treviso e, a giugno, si è conclusa la prima esperienza. Destinatari della proposta sono stati studenti e studentesse del triennio delle scuole secondarie d 2° grado disponibili ad impegnarsi in un servizio (volontariato o come PCTO) all’interno di una realtà di doposcuola.
Nel nostro territorio, infatti, sono numerose le esperienze di sostegno allo studio attivate, un servizio che oggi è essenziale perché permette a bambini e bambine, ragazzi e ragazze di venire accompagnati nello studio, ma anche di trovare luoghi di relazioni tra pari, tra volontari e volontarie. L’obiettivo più ampio è quello di contribuire al contrasto alla povertà educativa, un bisogno sempre più forte presente nel territorio e nelle nostre comunità, ed è definita come “la privazione da parte dei bambini, delle bambine, degli e delle adolescenti della possibilità di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni” (Save the Children).
Fondazione Caritas Treviso e CSV, con il progetto Sali in Cattedra!, hanno proposto agli studenti interessati due percorsi di formazione di 3 incontri ciascuno con l’obiettivo di offrire alcuni strumenti educativi utili nella relazione di sostegno e accompagnamento di bambini e ragazzi che frequentano i doposcuola. 36 sono stati gli studenti e le studentesse che hanno aderito alla proposta formativa, appartenenti a 6 istituti scolastici del territorio (Pio X, Duca degli Abruzzi, Besta, Mazzotti, Mazzini, Planck). Al termine del percorso formativo, gli studenti e le studentesse sono stati poi inseriti in servizio nei diversi doposcuola del territorio: l’aiuto dei volontari, soprattutto giovani, diventa fondamentale per sostenere i percorsi crescita di bambini e ragazzi che frequentano queste realtà, affinché il domani sia veramente un luogo di possibilità e non di diseguaglianze subite, che limiteranno le loro scelte.
Un servizio prezioso che studenti e studentesse hanno portato avanti per tutto l’anno scolastico e che si è rivelato, come loro stessi hanno condiviso nell’incontro finale di verifica, importante anche per la loro crescita personale. Molti di loro hanno riportato, come punti di forza, l’aver imparato ad avere più pazienza, l’apprezzare maggiormente le piccole cose, l’importanza della comunicazione e dell’uso delle parole, l’esercizio dell’empatia.
Queste restituzioni preziose confermano l’importanza di attivare percorsi di questo tipo, dove al centro c’è il protagonismo dei giovani, in luoghi dove possono fare esperienza e scoprire la bellezza del dono di sé, ma anche dove si attivano alleanze intergenerazionali.
(N.B: nella foto le restituzioni di studenti e studentesse raccolte attraverso una dinamica)