La terra trema di nuovo - CARITAS TARVISINA

La terra trema di nuovo

Mentre si avviano i gemellaggi dopo il terremoto del 24 agosto scorso, le Caritas delle Diocesi colpite dal nuovo sisma di ieri moltiplicano gli sforzi per restare accanto alle persone e far fronte ai nuovi bisogni.

«Sono vicino con la preghiera alle persone colpite dal nuovo terremoto nel Centro Italia», ha detto oggi con un tweet Papa Francesco. «Siamo e restiamo vicini alle Caritas e alla popolazione nelle Diocesi colpite», così don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana, ribadisce l’unione nella preghiera e la piena solidarietà e disponibilità di Caritas Italiana a sostenere l’impegno delle Caritas che si sono prontamente attivate anche dopo le nuove scosse tra Marche ed Umbria e che hanno acuito ferite ancora vive.

Sono stati subito contattati i delegati regionali delle Caritas delle Marche e dell’Umbria e i direttori delle Caritas più coinvolte da questa nuova emergenza: Camerino-San Severino Marche, Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia e Spoleto-Norcia. Gli operatori locali si sono messi a disposizione per far fronte alle necessità più immediate e stanno monitorando l’evolversi della situazione, nelle diverse frazioni e centri abitati.
In Umbria il centro allestito a Preci da Caritas Italiana dopo il terremoto del 1997 è stato utilizzato per  l’accoglienza degli sfollati.
Nelle Marche gli operatori Caritas, grazie alla rete delle parrocchie, si stanno concentrando su attività di ascolto.
La rete Caritas è pronta a moltiplicare gli sforzi per dare risposte alle nuove necessità, grazie anche all’avvio dei gemellaggi che vedono il coinvolgimento di tutte le Caritas, da Nord a Sud. Prosegue nel contempo l’impegno e l’accompagnamento nelle zone colpite dal sisma del 24 agosto che ha suscitato una generosa risposta solidale, anche dall’estero.

Tra le offerte ricevute, particolarmente significativa è quella della comunità cristiana di Erbil in Iraq che tramite l’Arcivescovo S.E. Mons. Bashar Warda, ha raccolto quasi 20.000 euro da destinare a favore dei terremotati. Un segno di attenzione da parte di una comunità in grande sofferenza, che ha sperimentato e sperimenta la vicinanza della rete Caritas ed è comunque capace di allargare lo sguardo verso le ferite degli altri, in un’ottica di autentica comunione cristiana.


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