Emergenza Libia - CARITAS TREVISO

Emergenza Libia

Il 9 settembre 2023 la tempesta Daniel ha colpito la costa nordorientale della Libia, provocando una quantità enorme di piogge che in pochissimi minuti hanno gonfiato torrenti, fiumi e corsi d’acqua, travolgendo case, strade, città ed interi villaggi. La tragedia più grande si è avuta nella città costiera di Derna, travolta dalle acque a causa del cedimento delle dighe a monte. Più di 250.000 persone hanno subito conseguenze pesanti da questa calamità e quasi 6.000 hanno perso la vita (più di 11.000 secondo la Mezzaluna Rossa Libica).

In Libia c’è una guerra civile in corso, a fasi alterne, dal 2011, che ha causato tra le 5 e le 20 mila vittime (a seconda delle diverse stime) e 1,8 milioni di sfollati in Tunisia. Ad oggi, 823mila persone, tra cui 248mila bambini, necessitano di assistenza umanitaria. Secondo l’OIM il numero di migranti nel paese si è alzato a 706.369 al mese di dicembre 2023 e rappresentano il 10% della popolazione totale.

L’impegno di Caritas Italiana

Nella regione della Libia orientale non è presente una Caritas strutturata, che in Libia è attiva, in misura ancora embrionale, solamente nella zona di Tripoli. Nella Cirenaica la Chiesa Cattolica è presente attraverso il Vicariato Apostolico di Bengasi, retto dal vescovo mons. Sandro Overend Rigillo, e conta poche centinaia di fedeli, perlopiù espatriati ed immigrati. Fin dai primi giorni successivi alla tragedia, il Vicariato apostolico si è attivato cercando di prendere informazioni rispetto alla situazione e offrendo supporto alle vittime, con una prima distribuzione di generi materiali trasportati nella regione colpita, grazie all’opera di un piccolo gruppo di volontari. In coordinamento con le autorità locali, il Vicariato sta valutando eventuali altre progettazioni in ambito ricostruzione e riabilitazione.

Caritas Italiana, che da anni collabora con la Caritas a Tripoli, ha da subito offerto solidarietà e vicinanza ai due vescovi della chiesa Libica, offrendo la propria disponibilità a sostenere interventi umanitari e socio-pastorali e attivato, al tempo stesso, una collaborazione con organizzazioni non governative presenti in loco. Fin dalla primissima fase dell’emergenza, Caritas Italiana ha avviato una partnership tutt’ora attiva e rinnovata con la ONLUS bolognese CEFA – il seme della solidarietà, che è attiva da diversi anni nel Paese. Frutto di questa collaborazione è il progetto TADAMUN, iniziato a ottobre 2023 e tutt’ora in corso fino alla fine dell’anno, ottobre 2024.

L’intervento si concentra su due attività principali: la distribuzione di kit alimentari e igienico-sanitari e sessioni di supporto psicosociale e primo soccorso psicologico. Le distribuzioni si sono concentrate in supporto alla popolazione sfollata che da Derna si è spostata nelle zone di Tripoli, meno attenzionate dall’intervento umanitario, focalizzato principalmente nell’area Est. Infatti, la Risk Crises Committee, per il coordinamento della risposta all’emergenza, ha confermato che CEFA è divenuta l’unica organizzazione internazionale che continua a supportare le popolazioni sfollate nelle zone del Nord-Ovest, che al momento ammonta al 7% della popolazione sfollata, pari a circa 3.142 individui. Le sessioni di supporto psicologico, invece, sono svolte in collaborazione con l’OSC libica PSS Team che nonostante le difficoltà di accesso a queste aree, a causa dei danni alle infrastrutture e delle difficoltà di ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte delle autorità locali, continua ad organizzare sessioni di supporto psicosociale e primo soccorso psicologico sia nelle aree del Nord-Est sia a Nord-Ovest, nello specifico nelle municipalità di Tripoli, Derna, Bengasi, Elbida-Shahat.

Per la realizzazione di questi progetti, Caritas Italiana ha stanziato una somma totale di 462.000 euro. Ad oggi, l’ammontare dei fondi raccolti per questa emergenza (incluso il contributo straordinario della CEI) è circa 726 mila Euro.

 

Donazioni

La nostra Caritas diocesana ha raccolto donazioni attraverso la Fondazione Caritas Treviso per un totale di 6.000 euro, che sono state completamente inoltrate a Caritas Italiana per contribuire alle attività descritte.

 

(Foto di copertina: Caritas Italiana Sir)

 

Aggiornato il 3 Settembre 2024


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