MARI E MURI: INFINITE BARRIERE MORTALI PER I MIGRANTI  - CARITAS TARVISINA

MARI E MURI: INFINITE BARRIERE MORTALI PER I MIGRANTI 

Schermata 2015-06-19 alle 11.46.02Dopo l’incontro di Tunisi tra le Caritas del Mediterraneo, a ridosso della Giornata mondiale del Rifugiato, mentre l’Europa è lontana da un accordo e nel suo cuore si annunciano nuovi muri, Caritas Italiana presenta un nuovo Dossier con dati e testimonianze sulle barriere naturali e artificiali che globalizzano l’indifferenza e l’ostilità verso i migranti

 

Redistribuzione, reinsediamento e soprattutto canali legali di ingresso, unico vero strumento per salvare le vite umane dal mare e dal deserto. Sono le proposte emerse dagli oltre 100 partecipanti, provenienti da quasi 30 Caritas diocesane e da una quindicina di Caritas europee e del Mediterraneo che si sono riunite a Tunisi nel MigraMed Meeting dal 15 al 18 giugno.

Dopo l’accorato appello di papa Francesco, chi è impegnato e moltiplica gli sforzi ogni giorno sul territorio risponde così a una politica di chiusura che vede l’annuncio di nuovi muri in Europa e un’Agenda europea priva di visione e lungimiranza.

Per tenere alta l’attenzione sugli ostacoli che ogni giorno milioni di uomini e donne, in fuga da conflitti armati, disastri naturali e povertà estreme, trovano dinanzi al loro cammino di migranti, a interromperne la strada e spesso la vita, in occasione della Giornata mondiale del rifugiato del 20 giugno 2015, Caritas Italiana pubblica un Dossier dal titolo “Mari e muri: infinite barriere mortali per i migranti” .

È un focus sul fenomeno migratorio con uno sguardo particolare sui confini da varcare (“mari e muri”).

Oltre al nostro mar Mediterraneo, ricordiamo il muro Saharawi, conosciuto anche come “il muro della vergogna”, che separa il Marocco e la parte dell’ex- Sahara Occidentale, i muri di Ceuta e Melilla, le ultime due enclaves sotto la sovranità spagnola in territorio africano, il muro Tijuana, che si estende per oltre 1.000 chilometri sul confine tra il Messico e gli Stati Uniti.

E molti altri ancora (oltre 50 secondo gli ultimi dati), come il muro israelo- palestinese, il muro tra India e Bangladesh, quello tra Iran e Pakistan e quello annunciato in questi giorni dall’Ungheria al confine con la Serbia.

Il Dossier contiene anche approfondimento sulla realtà, poco conosciuta quanto drammatica, delle migrazioni nel Corno d’Africa verso il Golfo di Aden.

Dal 1 gennaio alla fine di novembre 2014, solo nella regione del Corno d’Africa 82.680 persone hanno attraversato il Golfo di Aden e il Mar Rosso nella rotta che dall’Etiopia e dalla Somalia permette di raggiungere lo Yemen o successivamente l’Arabia Saudita e i Paesi del Golfo Persico. 265 le vittime accertate.



 

 

 


Ultime notizie

Festival Biblico 2024

Treviso, 23-26 maggio 2024 20a edizione agape (1Gv 4, 7-21) «Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio e chiunque ama è nato da Dio e conosce Dio» Per omaggiare l’intero corpo biblico in questo anno così speciale, il Festival ha scelto un tema trasversale a tutte le Sacre Scritture. Un tema

Siria: testimonianza ad un anno dal sisma

La testimonianza di Davide Chiarot da Homs, un nostro ex operatore Caritas che si trova in Siria Davide si trova in Siria da più di un anno dopo aver terminato il periodo di formazione come consacrato nel Movimento dei Focolari. Da Treviso ad Homs. Cosa ti ha portato in Siria? Alcuni anni fa ho avvertito

Tutto è possibile. Il volontariato in Caritas

Si è svolta martedì 19 marzo la presentazione del volume “Tutto è possibile. Il volontariato in Caritas: dati e riflessioni”, che riporta i dati dell’indagine condotta a livello nazionale da Caritas Italiana nel corso del 2023 sulla presenza del volontariato nei servizi e nelle opere Caritas, mediante un approccio quantitativo (mappatura della presenza del volontariato

Doposcuola – progetto “Sali in cattedra!”

Attività di volontariato e PCTO nei doposcuola del territorio La collaborazione tra Fondazione Caritas Treviso e CSV Centro di Servizio per il volontariato ha dato vita ad un nuovo progetto, rivolto a studenti e studentesse disponibili ad impegnarsi in un servizio nei doposcuola. Nel nostro territorio, infatti, sono numerose le esperienze attivate, 14 doposcuola rivolti