TOGO: una missione piena di vita (ottobre 2022) - CARITAS TREVISO

TOGO: una missione piena di vita (ottobre 2022)

Mentre percorro in auto la consueta strada per arrivare in Caritas Tarvisina non posso fare a meno di pensare alle strade del Togo, a quanto mi mancano. Sulle strade del Togo noi operatori con Don Davide abbiamo viaggiato per chilometri, da frontiera a frontiera, nei 10 giorni appena trascorsi in visita a Tourmolga, il centro di accoglienza per bambini sorciers che come Caritas Tarvisina accompagniamo da anni.

Mi mancano le strade del Togo. Strade di terra rossa, trafficate da autisti che non temono le molte buche. Se piove, le strade del Togo si allagano. Quando batte il sole, ti soffocano di polvere. A bordo della carreggiata, decine di carcasse di camion abbandonati a causa della foratura di una gomma. Affacciandoci al finestrino, mentre l’auto attraversa un villaggio, salutiamo uno ad uno i pedoni che camminano lungo la strada. È uso comune in Togo salutare tutti, anche se non li conosci. Bonjour…bonjour…bonjour. Passante dopo passante, sorriso dopo sorriso, occhi negli occhi con persone mai viste e che mai rivedrò.

Il centro della vita è sulla strada, in Togo. Le case sono aperte sulla strada, con le donne che allattano e i bambini che giocano davanti all’uscio, i tavolini dei bar dove bere birra togolese sono proprio sulla strada, i negozi espongono per strada papaya, ananas, banane, platani, manghi, ed il famoso pane di Lomé, insieme a bottiglie di benzina per gli automobilisti a secco, stoffe di ogni tipo e persino materassi dai colori sgargianti. Si fanno buoni affari per strada. 

La strada è fatta anche per le persone che camminano lungo il ciglio, costeggiandola curva dopo curva. I ragazzi portano con sé gli attrezzi per lavorare la terra, con manici corti e forme strane. È il modo di chi la terra la lavora da vicino, con rispetto, chinandosi per toccarla con mano. Le donne invece tornano dal pozzo tenendo grossi catini pieni di acqua in perfetto equilibrio sulla testa, per un tragitto che può durare anche ore. Per noi aprire il rubinetto è una cosa scontata, ma le strade del Togo ci ricordano che non è sempre così.

All’orario d’uscita da scuola, in ogni parte del Togo le strade si riempiono di studenti che rientrano a casa, creando con la loro divisa una lunga linea beige di casacche. A Tourmolga, anche gli 11 bambini accolti nel centro tornano da scuola camminando lungo le strade rosse di terra: sono Jean, Daniel, Amour, Gerard, Ulrich, Alex, Alexis, Severin, Justin, Luke, Armand. Presso il centro possono mangiare tre pasti al giorno, avere un tetto sotto cui vivere, frequentare la scuola, mentre si lavora insieme alle loro famiglie per garantire loro maggiori opportunità per il futuro.

Percorrere le strade del Togo ci ha permesso di far visita agli abitanti dei villaggi di Salawo, Gnande, Siou, dove sono stati costruiti quattro pozzi grazie alle donazioni arrivate fino ad oggi.

Di andare a messa nelle chiese di Siou, Niamtougou e Kara, cantando e ballando insieme alle persone vestite con i loro abiti migliori e pregando in una lingua diversa ma universale.

Di far visita a tanti amici che, pur non avendo nulla, dimostrano un’ospitalità così profonda e così sincera da sentirci in famiglia in ogni casa, ad ogni pranzo condiviso.

Di goderci dal finestrino lo scorrere del tempo, che in Togo passa più lento che nel resto del mondo. Un tempo che i togolesi riempiono di calore, nonostante le fatiche della quotidianità, con il loro umorismo genuino che fa sentire davvero fratelli e sorelle.

Di trascorrere un pomeriggio giocando con i bambini di Tourmolga, in gita sul pulmino per andare a vedere i coccodrilli. La prossima volta, andremo a vedere il mare, che i bambini non hanno mai visto!

Percorrere le strade del Togo è stato un dono della vita e non è facile trovare le parole per ringraziare.

Di tutte le strade percorse in questo viaggio, quella che mi resta nel cuore è la strada che unisce Niamtougou a Treviso. Che ci mantiene connessi e ci fa camminare fianco a fianco. Come tutte le strade del Togo, questa strada è piena di vita e continueremo a percorrerla insieme. À la prochaine, Togo.

 

Alia Nastari

28 ottobre 2022

 


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