Emergenza Libano. La Caritas con gli sfollati - CARITAS TREVISO

Emergenza Libano. La Caritas con gli sfollati

“La guerra ci ha colti di sorpresa”

La guerra ci ha colti di sorpresa… Ha spostato le nostre famiglie e appesantito i nostri cuori. Non ci saremmo mai aspettati che le cose potessero degenerare a questo punto”. A raccontare è padre Michel Abboud, presidente di Caritas Libano. “Centinaia di famiglie hanno abbandonato le loro case, fuggendo dalle fiamme della guerra e dall’ombra della morte, alla ricerca di un posto sicuro in cui rifugiarsi”.

In Libano, conferma p. Abboud, “è stato dichiarato lo stato di emergenza. Tutti sono in stato di massima allerta, stanno facendo l’impossibile per aiutare ogni persona anziana, ogni bambino, padre e madre. Queste persone hanno lasciato tutto alle spalle: ricordi, case e beni. Tutto ciò che hanno ora è la loro vita, salvata per puro caso, e continuano a cercare un rifugio per proteggersi dalla paura e dalla fame”.

Nei primi giorni della crisi operatori, operatrici e volontari di Caritas Libano, molti giovanissimi, si sono attivati per assistere centinaia di migliaia di sfollati in tutto il Paese. Sono state attivate squadre di emergenza che hanno distribuito generi di conforto alle tante famiglie in fuga bloccate negli ingorghi, generi di prima necessità nei centri di accoglienza e avviato attività di animazione per i bambini. Nei primi due giorni sono già state assistite più di 6.187 persone (distribuiti 3.925 pasti caldi, 276 kit igienici, 1.000 pezzi di vestiario, 500 kit alimentari, 868 kit alimentare leggeri).

“Si sono rivolti a noi di Caritas Libano”, prosegue p. Michel, chiedendo: Cosa potete offrirci? La nostra risposta è stata: Vi daremo tutto ciò che possiamo. Ma la dolorosa verità è che le nostre risorse sono scarse, poiché abbiamo già fornito ciò che avevamo a coloro che soffrono ancora per le crisi in corso in Libano”.

Caritas Italiana sostiene dal 2014 la formazione dei giovani volontari di Caritas Libano, che anche in questa occasione sono scesi in strada per assistere gli sfollati.

“Esprimo la mia vicinanza al popolo libanese che già troppo ha sofferto nel recente passato”, ha detto papa Francesco all’udienza generale del 25 settembre. Un pensiero a cui si unisce Caritas Italiana.

Gli operatori di Caritas Libano possono continuare a intervenire in modo efficace grazie agli aiuti che arriveranno a sostegno del loro impegno.

 

Donazioni

Sono passati 4 anni dalla terribile esplosione avvenuta nel porto di Beirut che aveva devastato il cuore della capitale libanese. Israele ha condotto ormai centinaia di attacchi contro vaste aree del Libano e sembra imminente un’invasione di terra.

Dalla nostra Caritas diocesana non abbiamo mai smesso di raccogliere fondi per questa nazione in difficoltà: QUI.


Ultime notizie

Paola, 25 anni a servizio della Chiesa di Treviso

Paola Pasqualini, da ottobre 2024 vicedirettrice di Caritas Tarvisina, è stata consacrata cooperatrice pastorale il 16 settembre di 25 anni fa. Con tutti gli operatori Caritas la ricordiamo al Signore, grati del suo prezioso impegno tra noi come vicedirettrice e nella delicata mansione di responsabile del personale. Questi suoi compiti continuano idealmente quanto ha vissuto

Il racconto della Casa della Carità

Un bel servizio quello fatto da Qdpnews per parlare di noi, della nostra Casa della Carità e dei nostri volontari, con un’intervista fatta al direttore don Bruno Baratto e a uno dei nostri volontari, con le riprese dei diversi angoli della Casa e dei nostri uffici. – La Caritas Tarvisina rappresenta da anni un punto di

Gaza: appello alla chiarezza morale, alla responsabilità e a una risposta

Pur condannando Hamas, ottanta esponenti della corrente “modern orthodox“, guidati dal rabbino Yosef Blau, invocano una “risposta” al dramma della Striscia e criticano le “proposte inquietanti” del governo “È nostro dovere denunciare le azioni del governo quando contraddicono la Torah”. Testo dell’appello La crisi umanitaria che si sta consumando a Gaza è una delle più

Appello alle Istituzioni Italiane, ai cittadini e ai credenti in Italia

Questo appello, firmato da UCEI, UCOII, COREIS, Moschea di Roma e CEI, nasce dalla convinzione dell’improrogabile necessità di favorire qualsiasi iniziativa di incontro per arginare l’odio, salvaguardare la convivenza, purificare il linguaggio e tessere la pace. Responsabilità di singoli e di soggetti collettivi! È un appello che esprime il tanto che unisce, messo a dura