Gaza: “Non vediamo l’ora di ricostruire le anime delle persone” - CARITAS TREVISO

Gaza: “Non vediamo l’ora di ricostruire le anime delle persone”

In seguito all’annuncio ufficiale della fine della guerra a Gaza, Caritas Gerusalemme è stata tra le prime organizzazioni umanitarie a rispondere, agendo rapidamente per soddisfare i bisogni urgenti di famiglie e bambini in tutta la Striscia. A pochi giorni dal cessate il fuoco, Caritas Gerusalemme ha mobilitato le sue équipe mediche a Gaza per consegnare 10.000 lattine di latte artificiale alle famiglie con neonati e bambini piccoli che erano stati privati ​​dell’alimentazione di base durante i mesi di conflitto. La distribuzione è stata effettuata attraverso la rete di punti medici Caritas in tutta Gaza, garantendo che gli aiuti raggiungessero le comunità più vulnerabili in modo rapido e sicuro.

Video di Caritas Ambrosiana sulla prima distribuzione di viveri a Gaza.

Per mesi, la guerra e il blocco avevano gravemente limitato l’accesso ai beni essenziali, lasciando migliaia di neonati malnutriti e madri in difficoltà nell’alimentazione dei propri figli. La fornitura immediata di latte artificiale è stata quindi un intervento fondamentale per salvare vite, restituendo speranza e stabilità alle famiglie che avevano sopportato difficoltà inimmaginabili.

Questa è stata la prima azione concreta. Intanto i team medici di Caritas Gerusalemme continuano a operare nel sud di Gaza, fornendo assistenza sanitaria di base, supporto psicosociale e aiuti di emergenza alle famiglie sfollate e colpite. L’organizzazione rimane in stretto coordinamento con le istituzioni sanitarie locali e i partner ecclesiastici per garantire un flusso costante di assistenza umanitaria attraverso corridoi sicuri e accessibili. Mentre a Gaza inizia il lungo processo di ripresa, Caritas Gerusalemme ribadisce il suo incrollabile impegno a stare al fianco della sua popolazione, portando compassione, guarigione e speranza a chi ne ha più bisogno.

 

Dichiarazione di Caritas Gerusalemme sull’annuncio della fine della guerra a Gaza

Pubblichiamo di seguito la dichiarazione di Caritas Gerusalemme, dopo la notizia del raggiunto accordo tra le parti.

Dal 22 settembre 2025 è iniziata l’evacuazione di Gaza, che ci ha costretti a sospendere le nostre attività in cinque dei dieci centri medici, compreso il nostro centro medico principale.

Fino a ieri, 102 dipendenti della Caritas hanno continuato il loro lavoro fondamentale a sud di Wadi Gaza, operando nei cinque centri medici rimasti. Inoltre, ieri sono stati inaugurati tre nuovi centri medici a sud di Wadi Gaza per ampliare ulteriormente l’assistenza umanitaria.

Il nostro segretario generale, Anton Asfar, ha espresso profondo sollievo e speranza alla notizia dell’accordo per porre fine alla guerra e liberare prigionieri, detenuti e persone rapite da entrambe le parti:

“Questa mattina ci siamo svegliati con la notizia dell’accordo che pone fine alla guerra e prevede il rilascio dei prigionieri, dei detenuti e delle persone rapite da entrambe le parti.
Tutti i nostri colleghi a Gaza sono felicissimi della notizia e sono molto desiderosi di aiutare tutte le persone colpite dalla guerra: i pazienti, le vittime e le persone afflitte dal dolore a Gaza.
Nella fase successiva, non vediamo l’ora di ricostruire le anime delle persone in Terra Santa, e in particolare a Gaza”.

Anche Sua Beatitudine il cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca Latino di Gerusalemme e Presidente della Caritas di Gerusalemme, ha condiviso un messaggio accorato dopo l’annuncio:

“È ovviamente una buona notizia. Siamo molto felici. È un primo passo, una prima fase. Naturalmente ce ne sono molti altri. Sicuramente ci saranno altri ostacoli. Ma ora dobbiamo rallegrarci di questo importante passo che porterà un po’ più di fiducia nel futuro e anche una nuova speranza, soprattutto alla popolazione, sia israeliana che palestinese. E ora finalmente vediamo qualcosa di nuovo e diverso. Naturalmente, ora ci sarà anche una nuova atmosfera per la continuazione dei negoziati, anche per tutta la vita all’interno di Gaza che rimarrà terribile per molto tempo. Ma ora siamo felici. E speriamo che questo sia solo l’inizio di una nuova fase in cui potremo iniziare a pensare, poco a poco, non alla guerra, ma a come ricostruire dopo la guerra”.

Accogliamo questo annuncio con gratitudine e speranza. Attendiamo dettagli sull’apertura di tutti i corridoi umanitari per la consegna degli aiuti e ribadiamo il nostro impegno incrollabile a stare al fianco della popolazione di Gaza mentre inizia il lungo percorso di guarigione, recupero e ricostruzione.

10 ottobre 2025 – Caritas Gerusalemme

 

Donazioni

Caritas Italiana interviene nell’Emergenza Terra Santa con un piano di interventi costantemente condiviso e concordato con Caritas Gerusalemme, attiva sia nella Striscia di Gaza che in Cisgiordania, con più di 200 operatori. L’intervento si dipana su tre ambiti principali:
1. Assistenza umanitaria in risposta ai bisogni primari;
2. Riabilitazione socioeconomica e ricostruzione;
3. Promozione della riconciliazione e della Pace tra i due popoli.

Questo piano di interventi comprende progetti per un impegno finanziario complessivo di Caritas Italiana di circa 1,72 milioni di euro.

La Fondazione Caritas Treviso ha aperta una raccolta fondi a sostegno degli interventi di Caritas Italiana in Terra Santa. Per sostenere le attività in essere e in programma puoi fare la tua donazione attraverso bonifico bancario:

Iban: IT55 H 08399 12000 000000318111 (intestato a Fondazione Caritas Treviso ente filantropico)

Causale: Emergenza Terra Santa

E’ possibile fare le donazioni anche con la carta di credito o PayPal: DONA ORA

Tutte le offerte consentono di usufruire delle detrazioni fiscali previste dalla legge.

 

Altri dati sull’emergenza QUI.

 

Aggiornato il 15 ottobre 2025


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