Corridoi umanitari: arrivati a Fiumicino 152 profughi afghani - CARITAS TREVISO

Corridoi umanitari: arrivati a Fiumicino 152 profughi afghani

Sono giunti giovedì mattina all’aeroporto di Fiumicino, provenienti dal Pakistan, 152 profughi afghani grazie ai corridoi umanitari promossi da Conferenza Episcopale Italiana (attraverso Caritas Italiana), Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (FCEI), Tavola Valdese, Arci, INMP e UNHCR. L’arrivo di questo gruppo si colloca nell’ambito del terzo protocollo sui Corridoi Umanitari sottoscritto – nel novembre 2021- dalla CEI con il Ministero dell’Interno e degli Esteri. I due precedenti programmi, che hanno consentito di portare in Italia in sicurezza oltre 600 profughi, sono stati avviati rispettivamente nel 2017 e nel 2019.

Salutando di persona all’arrivo questa mattina il gruppo, S.E. mons. Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari e Segretario generale della CEI, ha sottolineato come “ciò che ci rende pienamente umani è la capacità di incontraci, di guardarci in volto e di prenderci cura gli uni degli altri. E i corridoi umanitari permettono di fare tutto questo”. “Essi inoltre mettono insieme le Istituzioni del Governo, diversi soggetti religiosi e civili: siamo infatti tutti coinvolti quando una persona soffre e spera in una vita migliore”, ha concluso mons. Baturi .

Dei 152 cittadini afghani in arrivo oggi, 33 (singoli, famiglie, nuclei monoparentali con figli) troveranno accoglienza, per tramite delle rispettive Caritas diocesane, nelle diocesi di Vigevano, Firenze, Cerreto Sannita, Massa Carrara, Verona, Pescara e Treviso. Per tutti i beneficiari dei programmi di Corridoi Umanitari accolti per il tramite della CEI, grazie ai fondi dell’8×1000 che vengono destinati alla Chiesa cattolica, è stato garantito un periodo di 12 mesi di accoglienza, prorogati in ragione di esigenze mediche o legate al percorso di integrazione in Italia e la messa a disposizione di tutti i servizi e le attività previste per i richiedenti la protezione internazionale, come corsi di lingua italiana, orientamento socio territoriale, legale, sanitario e professionale, per giungere all’obiettivo di rendere queste persone autonome e in grado di intraprendere una vita sicura e serena nel nostro paese.

La CEI, sempre per il tramite di Caritas Italiana, si è impegnata inoltre a trasferire e accogliere in Italia ulteriori 300 persone, cittadini afghani che si trovano in paesi di transito, come il Pakistan e la Turchia. In quei Paesi è possibile contare sull’appoggio di partner e della Chiesa per tutta una serie di iniziative logistiche e organizzative necessarie per realizzare tutte le attività previste.

Infine un 4° protocollo, appena firmato con i Ministeri competenti, è incentrato nuovamente sull’Africa e sulla Giordania, come i primi due protocolli. Si tratta infatti di Paesi che continuano ad avere un grande bisogno di essere aiutati a gestire i flussi migratori e che non possono essere dimenticati, né dall’Italia, né dall’Europa e in questo impegno la Chiesa Italiana vuole continuare a fare la sua parte.

 

Caritas Italiana

25 novembre 2022

 


Ultime notizie

Gaza: “Salvare quante più vite umane sia possibile”

L’appello al Governo di ARCI, Caritas Italiana, FCEI, FNOMCeO, Medici Senza Frontiere e Sant’Egidio   “La situazione a Gaza è ormai catastrofica. La popolazione vive sotto attacco ed è stretta nella morsa della fame. Il sistema sanitario è devastato e non riesce a far fronte ai bisogni immensi. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, circa 14mila

CONTINUIAMO A PREGARE PER LA PACE!

«La pace non è un’utopia spirituale, è una via umile, fatta di gesti quotidiani, che intreccia pazienza e coraggio, ascolto e azione. E che chiede oggi, più che mai, la nostra presenza vigile e generativa»  (Papa Leone XIV, Discorso alla CEI, 17 giugno 2025) In comunione con Papa Leone XIV, condividiamo e rilanciamo l’invito del

Anno di Volontariato Sociale per giovani

L’Anno di Volontariato Sociale… una splendida opportunità per giovani dai 18 ai 29 anni che desiderano dedicarsi un anno di formazione personale e di servizio, un anno di crescita e condivisione, in cui stringere legami profondi e porsi nuovi interrogativi per il proprio futuro. Un anno per sperimentare il dono di sé e appassionarti alla

Emergenza Terra Santa: la situazione a Gaza

Appello a seguito dell’attacco del 17 luglio a Gaza   Le immagini arrivate da Gaza dopo l’attacco del 17 luglio, in cui è stata colpita la parrocchia della Sacra Famiglia, si aggiungono a quelle delle violenze, delle distruzioni degli ultimi mesi e anni, in Terra Santa come altrove. In comunione con papa Leone XIV, Caritas