MALI, APPELLO DELLE CARITAS DEL SAHEL PER UN INTERVENTO IMMEDIATO E PROLUNGATO - CARITAS TREVISO

MALI, APPELLO DELLE CARITAS DEL SAHEL PER UN INTERVENTO IMMEDIATO E PROLUNGATO

Situazione umanitaria sempre più grave, possibili altri 700.000 profughi.

“Cessino le stragi di civili inermi, abbia fine ogni violenza, e si trovi il coraggio del dialogo e del negoziato”. Così Benedetto XVI, all’Angelus di domenica 20 gennaio 2013 è tornato a parlare della preoccupante situazione del Mali.

Caritas Italiana rilancia l’appello del Santo Padre e intensifica il sostegno alla Caritas del Mali e a tutte le Caritas dell’area del Sahel. Queste ultime a loro volta chiedono un intervento con immediati aiuti umanitari, ma in una prospettiva di impegno a medio e lungo termine per continuare a sostenere le popolazioni del Sahel anche quando i riflettori mediatici si sposteranno altrove.

Tra enormi difficoltà la Caritas del Mali e le Caritas del Burkina Faso, Niger, Mauritania, proseguono gli sforzi per portare aiuto alle popolazioni in fuga. Il piano di intervento Caritas prevede al momento di distribuire a oltre 45.000 persone: 1900 tonnellate di beni alimentari per 3 mesi, 350 tende, 30.000 teli, 15.000 coperte e 1.000 kit sanitari, nonché un sostegno psicologico volto a favorire la coesione e la pace tra la popolazione sconvolta e divisa dal conflitto.

Con il protrarsi dei combattimenti, la situazione umanitaria si aggrava di giorno in giorno. Da gennaio 2013 sono ormai oltre 9.000 i nuovi profughi, in aggiunta ai 400.000 già presenti tra sfollati interni e rifugiati nei paesi limitrofi. Le ultime stime parlano di possibili ulteriori 300.000 sfollati interni e di altri 400.000 nuovi rifugiati.

I bisogni di acqua, cibo, materiale per l’igiene, tende e coperte, medicinali, sono enormi, mentre permangono difficoltà di accesso in molte delle zone a causa del deteriorarsi delle condizioni di sicurezza in tutto il Paese. L’Osservatorio delle situazioni di sfollamento interno (Idmc) ha lanciato l’allarme per “gli spostamenti di migliaia di maliani in fuga continua dalle zone di combattimento, in pieno deserto o in zone ostili, prive di strutture sanitarie e con un accesso sempre più limitato a cibo e acqua”. Situazione aggravata dalla chiusura del confine algerino a nord e dai controlli sempre più serrati sul lato mauritano.

E’ urgente dunque l’apertura di corridoi umanitari per consentire la fornitura di aiuti essenziali alla popolazione civile che ancora una volta è la principale vittima del conflitto.


Ultime notizie

Paola, 25 anni a servizio della Chiesa di Treviso

Paola Pasqualini, da ottobre 2024 vicedirettrice di Caritas Tarvisina, è stata consacrata cooperatrice pastorale il 16 settembre di 25 anni fa. Con tutti gli operatori Caritas la ricordiamo al Signore, grati del suo prezioso impegno tra noi come vicedirettrice e nella delicata mansione di responsabile del personale. Questi suoi compiti continuano idealmente quanto ha vissuto

Il racconto della Casa della Carità

Un bel servizio quello fatto da Qdpnews per parlare di noi, della nostra Casa della Carità e dei nostri volontari, con un’intervista fatta al direttore don Bruno Baratto e a uno dei nostri volontari, con le riprese dei diversi angoli della Casa e dei nostri uffici. – La Caritas Tarvisina rappresenta da anni un punto di

Gaza: appello alla chiarezza morale, alla responsabilità e a una risposta

Pur condannando Hamas, ottanta esponenti della corrente “modern orthodox“, guidati dal rabbino Yosef Blau, invocano una “risposta” al dramma della Striscia e criticano le “proposte inquietanti” del governo “È nostro dovere denunciare le azioni del governo quando contraddicono la Torah”. Testo dell’appello La crisi umanitaria che si sta consumando a Gaza è una delle più

Appello alle Istituzioni Italiane, ai cittadini e ai credenti in Italia

Questo appello, firmato da UCEI, UCOII, COREIS, Moschea di Roma e CEI, nasce dalla convinzione dell’improrogabile necessità di favorire qualsiasi iniziativa di incontro per arginare l’odio, salvaguardare la convivenza, purificare il linguaggio e tessere la pace. Responsabilità di singoli e di soggetti collettivi! È un appello che esprime il tanto che unisce, messo a dura