Con l’iniziativa “Finire in bellezza” i giovani hanno fatto festa con le persone che vivono situazioni di difficoltà.
Una ottantina di 18-35enni della diocesi di Treviso hanno trascorso un Capodanno solidale, diverso dal solito. L’iniziativa, giunta alla quarta edizione, promossa insieme a Pastorale giovanile, ha raccolto l’adesione di molti giovani con voglia di vivere un’esperienza di condivisione, un semplice capodanno, in cui si festeggia insieme a persone che non si conoscono. Finire in bellezza non nasce come un’esperienza in cui i “più fortunati” portano qualcosa ai “meno fortunati”, ma vuole essere un’occasione in cui animare lo spirito di condivisione.
Martedì 31 dicembre, i giovani si sono riuniti già nel primo pomeriggio, presso l’oratorio del Duomo, dove hanno pregato insieme e hanno partecipato a delle attività di conoscenza e di gioco, momenti ai quali ha preso parte anche il nostro vescovo Michele.
Nel tardo pomeriggio i partecipanti si sono divisi e hanno raggiunto diverse realtà del territorio, frequentate da senza fissa dimora, ex tossicodipendenti, persone con disabilità e famiglie in situazione di disagio. Anche alla mensa della Casa della Carità sono arrivati cinque giovani a passare la serata e mettersi a servizio degli ospiti. La sala addobbata, il menù speciale e l’animazione hanno reso la serata speciale, attendendo la mezzanotte con musica, tombola e lotteria. Insieme al direttore don Bruno e alla vicedirettrice Paola, sono stati molti i volontari in cucina e nella sala che hanno reso possibile questa fantastica serata.
“La felicità è reale solo se condivisa”, frase di Lev Tolstoj, possiamo dire sia proprio il motto di questa iniziativa di Pastorale Giovanile e Caritas: avere l’opportunità di vivere il capodanno in compagnia e in allegria è il miglior modo per essere felici!