Ad un anno dal terremoto che ha colpito parte dell’Italia settentrionale (in particolare l’Emilia Romagna ma anche parte del Veneto e della Lombardia) la Delegazione Caritas Nordest – che comprende le 15 diocesi delle regioni civili di Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli – fa il punto sugli interventi nelle comunità gemellate (in particolare quelle presenti nelle diocesi di Rovigo e Modena) dando conto dell’utilizzo dei fondi che la generosità dei cittadini ha messo a disposizione.
Si tratta per lo più di interventi strutturali che hanno permesso, grazie a Caritas Italiana a cui è stato versato dalla Delegazione Nordest oltre un milione di euro proveniente dalla colletta nelle chiese del 10 giugno 2012, di contribuire a realizzare 4 centri di comunità (a Solara, Stuffione, S. Felice sul Panaro nella diocesi di Modena e Calto in quella di Rovigo).
Altri interventi, gestiti direttamente dalla Delegazione, sono stati effettuati a beneficio della scuola d’infanzia “Caduti per la Patria” di S. Felice (130mila euro per interventi strutturali e altri 60mila per la posa e il noleggio di moduli provvisori per permettere una migliore funzionalità alla scuola) e della parrocchia di Ficarolo (diocesi di Rovigo) per la ricostruzione del locale teatro parrocchiale (150mila euro).
A questi si aggiungono altri 110mila euro spesi per la posa e il noleggio di 7 moduli abitativi per singoli famiglie a Camposanto e S. Felice e altri 40mila per il sostegno a progetti locali curati dalla Caritas di Modena (sempre nella zona di S. Felice e Camposanto), in particolare a sostegno delle famiglie con reddito insufficiente a sostenere gli affitti delle abitazioni che occupano, in attesa dei lavori di messa a norma alle proprie case.
Ogni progetto è stato seguito con attenzione permettendo così, ad un anno dal sisma, di utilizzare tutti i fondi a disposizione in modo mirato ed efficace.