Occorre pregare per l'Ucraina - CARITAS TREVISO

Occorre pregare per l’Ucraina

Appello alla preghiera e alla pace

«Occorre pregare per la pace in Ucraina: pregare affinché non sia un conflitto armato aperto tra Russia e Ucraina. Questo è il nostro appello». È l’invito fatto “a tutti i cristiani, a tutti gli uomini di buona volontà, nei giorni in cui la crisi sembra ancor più acuirsi, dall’Arcivescovo maggiore della Chiesa ucraina cattolica di rito bizantino, monsignor Sviatoslav Shevchuk.

Ucraina_agosto2014L’Ucraina è al centro delle preghiere anche di Papa Francesco, che più volte nei suoi discorsi e messaggi ha ricordato il dramma di questa popolazione.
Tuttavia, nonostante gli sforzi della diplomazia, i venti di guerra soffiano sempre più forti e il dramma delle persone che subiscono maltrattamenti e trasferimenti forzati rimane quasi nascosto. Dai primi giorni dall’inizio delle proteste di piazza Maiden sono migliaia i morti,  ancora di più quelle rimaste ferite, e alcune centinaia le disperse.  Secondo l’UNHCR  circa 50.000 sono gli sfollati che hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni dopo l’annessione della Crimea e le operazioni militari nelle regione orientali del paese. Molte di più saranno coloro che scapperanno se il conflitto degenerasse nei prossimi giorni.La Caritas Ukraine è accanto alla popolazione che soffre sin dai primi giorni degli scontri, con l’aiuto e il sostegno di molte Caritas in Europa. I principali progetti organizzati per dare un sostegno concreto alle popolazioni colpite dal conflitto sono:1. Assistenza medica e sostegno materiale alle vittime e ai familiari delle proteste di Piazza Maidan.  Con la collaborazione delle Caritas diocesane di Kiev, Lviv, Ternopil, Kolomyia, Novovolynsk, Brody and Boryslav, si è provveduto a fornire assistenza sociale, materiale (vestiario, beni di prima necessità, alimenti)  e sanitaria (medicine e visite mediche) a coloro che sono rimasti feriti durante gli scontri o che hanno perso il lavoro a seguito del peggioramento della situazione economica.

2. Assistenza psicoterapeutica ai familiari delle vittime delle proteste di massa. Un sostegno personalizzato a circa 320 persone, da parte di un team specializzato Caritas che cerca di portare un aiuto alle persone ed ai familiari che hanno assistito ai traumatici eventi avvenuti in questi mesi, in particolare nelle città di  Kyiv, Kolomyia, Novovolynsk, and Drohobych. Un gruppo di 17 psicologi e psicoterapeuti  stanno monitorando il lavoro, con un’attiva collaborazione dell’Università Cattolica Ukraina.

3. Assistenza  degli sfollati provenienti dalla Crimea e dalle regione orientali: assistenza materiale, legale e psico-sociale per coloro che hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni e trasferirsi in altre zone del paese. Caritas UKraine sta cercando con le scarse risorse a disposizione di organizzare un supporto il più possibile personalizzato, dando priorità alle famiglie più vulnerabili, anziani e disabili. Al momento il programma ha raggiunto circa 2.000 sfollati che sono accolte in strutture delle Caritas di Ivano-Frankivsk, Lviv, Kolomyia, Novovolynsk, Drohobych, and Sokal.

4. Sostegno ai più bisognosi delle zone di Donetsk e Luhanska, maggiormente colpite dagli scontri di questi ultimi mesi.  A Kharkiv è stato messo in piedi un centro operativo per distribuire pacchi alimentari e di prima necessità, vestiario, stufe e acqua potabile alle migliaia di persone che sono scappate da queste zone al centro del conflitto. In particolare circa 15.000 persone hanno ricevuto più di 110.000 litri di acqua potabile nelle città di  Slovyansk and Kramatorsk . Il programma comprende il sostegno alle case di accoglienza per anziani che ospitano  ancora 50 persone anziane sole. Inoltre in vista dell’inverno in arrivo, Caritas Ukraine sta pianificando di  riabilitare le abitazione di circa  4000 abitazione nella città  di Slovyansk e 5 tra scuole ed asili.

Nelle scorse settimane abbiamo raccolto le testimonianze video di Andrij Waskowicz, Presidente di Caritas Ucraina e vicepresidente di Caritas Europa, e di don Vasyl Hushuvatyy, direttore diocesano di Caritas Strij.

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