Casa della Carità. Momento di scambio con i volontari e le volontarie
Semplicemente, grazie! È questo ciò che, come Caritas diocesana, sentiamo forte di voler esprimere a tutti i volontari e le volontarie che offrono servizio in Casa della Carità a Treviso. Sabato 17 maggio abbiamo vissuto insieme la “Festa del grazie”, un momento di convivialità, di condivisione e di ritrovo dedicato proprio alla celebrazione del volontariato in Caritas. Hanno partecipato oltre 60 tra volontari, familiari, operatori e operatrici Caritas. La festa è stata l’occasione per coloro che svolgono servizio in giorni diversi della settimana, di ritrovarsi e trascorrere un tempo di scambio, davanti a una pizza e una fetta di dolce. Si è trattato di un semplice pranzo assieme, ma con un significato profondo di comunione: la Caritas è grata del tempo e dell’impegno di più di 100 cittadini e cittadine, che a ogni turno di servizio scelgono di mettersi in gioco e di entrare in relazione con le persone che stanno vivendo un momento di fragilità e che incontriamo in questa casa. C’è chi fa servizio in cucina, preparando con cura la cena per i 70 ospiti che ogni sera arrivano in refettorio, oppure accogliendo chi si mette in fila con un sorriso e un tè caldo o una bibita fresca. C’è chi apre le docce il lunedì, mercoledì e venerdì, scambiando qualche chiacchiera con gli ospiti che attendono il proprio turno. C’è chi supporta il servizio lavanderia e chi si dedica ai colloqui in Centro di ascolto.
Lo sviluppo del volontariato ha grande importanza per la nostra Caritas, e quest’anno è sostenuto dal progetto “Diventare prossimo” con il contributo dell’8xmille. Il senso del volontariato in Caritas, infatti, necessita di un cambio di sguardo radicale sulla povertà. Gli ospiti (e la parola non è scelta casualmente!) della Casa sono persone che non possiamo guardare soltanto come bisognose del nostro aiuto: chi svolge servizio in Casa della Carità sa di non essere chiamato a fare qualcosa “per” gli ospiti, semmai a fare “con” loro, esattamente come faremmo con qualsiasi altra persona. I volontari incarnano questo messaggio ogni sera davanti agli ospiti, ma anche nelle proprie comunità di appartenenza, facendosi testimoni attraverso il racconto della propria esperienza di servizio. Viene davvero naturale, davanti alla bellezza potente di questa gratuità, ricambiare con un piccolo segno: a tutti è stata consegnata una maglietta, perché la solidarietà è più sentita quando la portiamo addosso.
Rinnovando la nostra più sincera gratitudine ai volontari della Casa della Carità, ricordiamo che chiunque può inviare la propria disponibilità al servizio al link: QUI