2025 - CARITAS TREVISO

Paola, 25 anni a servizio della Chiesa di Treviso

Paola Pasqualini, da ottobre 2024 vicedirettrice di Caritas Tarvisina, è stata consacrata cooperatrice pastorale il 16 settembre di 25 anni fa. Con tutti gli operatori Caritas la ricordiamo al Signore, grati del suo prezioso impegno tra noi come vicedirettrice e nella delicata mansione di responsabile del personale. Questi suoi compiti continuano idealmente quanto ha vissuto

Posizione della nostra Caritas relativa alla situazione dei senza dimora a Treviso

Pubblichiamo la posizione di Caritas Tarvisina relativa alla situazione dei senza dimora a Treviso, come contributo ad una discussione che vorremmo pacata e realmente intenzionata a lavorare per diminuire il disagio delle persone e della cittadinanza.    La Caritas diocesana a servizio di chi è nel disagio: mantenere e promuovere relazioni costruttive tra istituzioni e

Il racconto della Casa della Carità

Un bel servizio quello fatto da Qdpnews per parlare di noi, della nostra Casa della Carità e dei nostri volontari, con un’intervista fatta al direttore don Bruno Baratto e a uno dei nostri volontari, con le riprese dei diversi angoli della Casa e dei nostri uffici. – La Caritas Tarvisina rappresenta da anni un punto di

Emergenze internazionali: Afghanistan e Sudan

La rete Caritas vicina a due delle popolazioni tra le più dimenticate del mondo. Una violenta scossa di terremoto ha colpito, il 31 agosto, la parte orientale dell’Afghanistan, causando la morte di centinaia di persone e migliaia i feriti. Sempre lo stesso giorno, oltre mille persone sono rimaste uccise da una frana nel Darfur, martoriata

Genocidio in Sudan

Grazie ad una puntuale segnalazione del Forum di Limena, mettiamo a disposizione questo articolo pubblicato sul New York Times a fine agosto. E’ una presentazione precisa, documentata, di quanto va accadendo in Sudan, in cui imperversa dal 2023 l’ennesima guerra civile, e delle responsabilità locali e internazionali in campo. Un Paese in cui, fin dall’inizio dell’anno è

Ascoltiamo il silenzio 2025

Venerdì 3 ottobre alle 20.30 si terrà, in Casa della Carità, “Ascoltiamo il silenzio”, la annuale veglia di preghiera in ricordo dei migranti morti durante il cammino, per riservare uno spazio, nel cuore e nella nostra relazione con Dio, alle troppe persone che rimangono vittime di un viaggio così spesso disumano. Viaggi della speranza che sono

Gaza: appello alla chiarezza morale, alla responsabilità e a una risposta

Pur condannando Hamas, ottanta esponenti della corrente “modern orthodox“, guidati dal rabbino Yosef Blau, invocano una “risposta” al dramma della Striscia e criticano le “proposte inquietanti” del governo “È nostro dovere denunciare le azioni del governo quando contraddicono la Torah”. Testo dell’appello La crisi umanitaria che si sta consumando a Gaza è una delle più

Appello alle Istituzioni Italiane, ai cittadini e ai credenti in Italia

Questo appello, firmato da UCEI, UCOII, COREIS, Moschea di Roma e CEI, nasce dalla convinzione dell’improrogabile necessità di favorire qualsiasi iniziativa di incontro per arginare l’odio, salvaguardare la convivenza, purificare il linguaggio e tessere la pace. Responsabilità di singoli e di soggetti collettivi! È un appello che esprime il tanto che unisce, messo a dura

Emergenza Terra Santa: appelli per la pace e interventi

Sostegno al lavoro, aiuti alla parrocchia di Gaza, promozione del dialogo, appelli per la pace La “barbarie della guerra” in Medio Oriente non cessa e le cronache quotidiane da Gaza e dalla Cisgiordania parlano di stragi e violenze, le cui vittime sono soprattutto civili innocenti. A monte dei vari appelli lanciati in questi giorni da papa Leone,

Gaza lettera aperta: “Salvare quante più vite umane sia possibile”

L’appello al Governo di ARCI, Caritas Italiana, FCEI, FNOMCeO, Medici Senza Frontiere e Sant’Egidio   “La situazione a Gaza è ormai catastrofica. La popolazione vive sotto attacco ed è stretta nella morsa della fame. Il sistema sanitario è devastato e non riesce a far fronte ai bisogni immensi. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, circa 14mila