Abbiamo chiesto ad alcuni volontari del centro di ascolto di Levada (TV) di condividere con noi quali parole abbiano caratterizzato questo periodo di pandemia nel servizio ai poveri della caritas del loro territorio. Ecco cosa ci hanno raccontato:
Inizieremo con la parola MANCANZA. Al nostro gruppo di volontari caritas è mancato e manca tutt’ora la relazione in presenza con i beneficiari del nostri servizi ma anche tra di noi, come linfa di confronto e supporto. Dai primi giorni di marzo infatti, a seguito delle disposizioni di contrasto e contenimento del Covid-19, abbiamo sospeso le attività di ascolto, distribuzione vestiario e lo sportello per il lavoro. Senza l’incontro degli occhi, la carità perde un pezzo importante del suo valore.
RESPONSABILITÀ. Certamente tutti noi volontari avevamo nel cuore la sofferenza per questa distanza forzata ma è importante guardare anche al senso di responsabilità che il gruppo ha dimostrato: tra di noi ci sono anche over 60 e si è reso necessario fermarsi per non aumentare i rischi di contagio tra i più vulnerabili.
IMPEGNO. Abbiamo fatto tutto il possibile per mantenere attivo il servizio di distribuzione della “borsa spesa” tutti i sabato pomeriggio dalle 14:30 alle 16 al Centro di Levada con al massimo 3-4 volontari per volta. Inizialmente gli utenti che si presentavano erano circa 20/25 e tutti già noti al nostro Centro di Ascolto. Molto presto i numeri sono più che raddoppiati e ci siamo trovati a dover rispondere anche a nuclei mai incontrati prima. Attualmente sono oltre 100 le famiglie a cui stiamo rispondendo con beni di prima necessità.
AMAREZZA. Il crescente numero di richieste da parte di persone nuove ai nostri servizi, ha suscitato la preoccupazione nel constatare quanto la pandemia stesse scoperchiando e causando nuove povertà, ma insieme si è vissuta l’amarezza di non poter dedicare a queste persone un tempo di accoglienza e di relazione com’é nello stile caritas! Con la necessità di contenere i tempi di consegna ed evitare assembramenti, si è scelto di rimandare questo aspetto –seppure così fondamentale- e di consegnare l’aiuto in generi alimentari e di prima necessità a tutti.
RETE DI COMUNITÀ. Per la gravità della situazione che via via si è venuta a creare, è stato indispensabile restare in contatto frequente con gli assessori al sociale, sindaci, e assistenti sociali dei Comuni di Piombino Dese e Trebaseleghe. Abbiamo così potuto sostenere le amministrazioni per la distribuzione dei buoni spesa, erogati dai comuni per questo periodo di covid dal mese di aprile, attraverso anche il condividere situazioni di fragilità già note alla Caritas e il confronto su nuove situazioni di bisogno emerse a causa della pandemia.
SOLIDARIETÀ. E’ bello poter constatare come in questi mesi siano emerse tante manifestazioni di solidarietà da parte di persone che si sono interessate all’attività di assistenza promossa dalla Caritas del territorio anche per la prima volta. Nei giorni 29 e 30 maggio è stata inoltre promossa una raccolta di “solidarietà alimentare” presso il Centro Commerciale Emisfero presente in località Crosarona-Trebaseleghe. Il risultato è stato veramente importante, perché ci ha permesso di raccogliere circa 3700 kg di generi alimentari e articoli per l’igiene della persona. L’iniziativa è stata promossa dalla Caritas interparrocchiale di Levada con i propri volontari, insieme a 23 animatori dei Giovani di A.C. della Collaborazione Pastorale Parrocchiale di Trebaseleghe, la Protezione Civile, il Gruppo Alpini di Trebaseleghe e con il Patrocinio del Comune di Trebaseleghe. Nelle due giornate, ripartite in sei turni, si sono alternati oltre 60 volontari.
SPERANZA. È innegabile che si sia vissuto un forte spaesamento e timore nei mesi appena trascorsi, ma siamo convinti che oggi sia fondamentale guardare con speranza e fiducia al futuro, rimboccandosi le maniche per sostenere chi ha meno risorse di noi per farlo. Questo è il tempo della ripartenza e del coraggio perché accanto alle numerose nuove povertà materiali sappiamo che c’è un gran bisogno di vicinanza e presenza umana. Seppur consapevoli che la situazione richieda ancora prudenza, ci stiamo attivando per riavviare al più presto le nostre attività, in particolare il Centro di Ascolto, in quanto luogo e momento imprescindibile di accoglienza e ascolto delle persone.
GRATITUDINE. Un profondo senso di gratitudine ci accompagna, per il desiderio condiviso con tanti di fare tutto il possibile anche nelle nostre fragilità, e per la fitta rete di collaborazione con i nostri territori, da parte delle realtà del sociale, di privati cittadini, aziende e delle amministrazioni comunali. Certamente si sono rinsaldate e avviate “relazioni di bene” che saranno fondamentali da ora in avanti.
COLLABORAZIONE PASTORALE PARROCCHIALE DI TREBASELEGHE – FOSSALTA – SANT’AMBROGIO – SILVELLE – PIOMBINO DESE – LEVADA – TORRESELLE