APPELLO CARITAS PER STOP OPERAZIONI BELLICHE - CARITAS TREVISO

APPELLO CARITAS PER STOP OPERAZIONI BELLICHE

L’attacco annunciato da mesi è avvenuto. L’8 ottobre 2019 si è aperta una nuova emergenza all’interno della già complessa e grave crisi siriana, in un territorio che da oltre 8 anni è provato dalla violenza. Sotto attacco da parte della Turchia questa volta le zone nel nord-est della Siria, abitate prevalentemente da Curdi, con ancora morti e feriti anche tra i civili.

L’attacco sta aggravando la già drammatica emergenza umanitaria, con già più di 150.000 persone in fuga e se ne stimano almeno 450.000 se le azioni di guerra proseguiranno. Complessivamente si calcolano circa 1 milione di persone che necessitano di assistenza umanitaria.

Tutta la rete Caritas, già operante da anni nel paese, si sta mobilitando per essere pronta a rispondere a questa ennesima tragedia. In particolare Caritas Siria, con il sostegno di Caritas Italiana, sta allestendo alcuni centri di accoglienza di sfollati che si stanno riversando in gran numero nell’area di Hassake.

Caritas fa appello al Governo Italiano, all’Unione Europea e a tutta la Comunità Internazionale affinchè i civili siano protetti e sia consentito l’accesso sicuro e senza ostacoli agli aiuti umanitari, si faccia tutto il necessario per interrompere, senza condizioni, l’ennesimo eccidio e ristabilire il rispetto del diritto internazionale.

Caritas Siria è presente ad Hassake, dove sta allestendo dei centri di accoglienza per circa 700 persone ed ha distribuito acqua potabile a 500 famiglie in 14 centri.

Da una prima valutazione emergono i seguenti bisogni: serbatoi di acqua per i centri di accoglienza, acqua potabile, cibo, materiale per igiene personale, latte per bambini, materassi, coperte, materiale sanitario. Come per altri interventi in corso nel paese, anche per questa emergenza, la forma di aiuto possibile è la colletta in denaro destinata alle vittime della crisi siriana. Non è richiesto l’invio di beni materiali dall’Italia.


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