“L’incontro forte, costante, impegnativo e sorprendente con situazioni di emarginazione e povertà è ciò che ci muove in un percorso di formazione integrale della persona; ogni incontro con l’Altro ci cambia, ci mette in discussione e ci arricchisce perché una volta che lo abbiamo sperimentato non siamo più quelli di prima”
Siamo Martina, Chiara e Giorgio, tre giovani della Diocesi. A partire dallo scorso ottobre abbiamo scelto di vivere un anno diverso, accogliendo la proposta dell’Anno di Volontariato Sociale (AVS) con Caritas Tarvisina. Ci è stato presentato come “un tempo donato”, ma è anche un tempo che ci stiamo donando per scoprire meglio noi stessi, entrando in contatto con tante situazioni che altrimenti non avremmo notato, e soprattutto incontrando persone che solitamente “non ci si sforza” di conoscere. Più concretamente ci siamo messi a servizio di Caritas e di altre realtà presenti nel nostro territorio, che con essa collaborano, iniziando un percorso di accoglienza e ascolto dei bisogni degli “ultimi” nelle varie mansioni in cui ci dividiamo: stando nel centro d’ascolto diocesano oppure servendo in mensa, contribuendo a diffondere nelle scuole con gli operatori i valori che Caritas promuove, spendendoci in altre realtà come mercatini solidali e doposcuola parrocchiali in cui si viene incontro a situazioni di povertà educativa… e molto altro ancora.
Abbiamo anche colto in questi giorni vicini al Natale la possibilità di passare una settimana di vita comunitaria, in cui nella semplicità abbiamo condiviso le nostre giornate di servizi e anche del tempo libero. Un’occasione importante per approfondire la nostra conoscenza reciproca, ma anche per soffermarci su questo cammino intrapreso e per metabolizzare quanto vissuto fino ad ora, dandoci del tempo di condivisione e dei momenti di formazione curati dall’equipe Caritas. Sono tanti gli elementi che compongono e nutrono il nostro Anno di Volontariato Sociale: incontro, impegno, ascolto, attenzione, cura, condivisione, servizio – tutti elementi che hanno come orizzonte comune la realizzazione di una fraternità universale, che ha nel Vangelo le sue radici, a partire dal piccolo contributo che ognuno può ed è chiamato a dare, per sentirsi sempre più parte attiva di questo mondo. L’incontro forte, costante, impegnativo e sorprendente con situazioni di emarginazione e povertà è ciò che ci muove in un percorso di formazione integrale della persona; ogni incontro con l’Altro ci cambia, ci mette in discussione e ci arricchisce perché una volta che lo abbiamo sperimentato non siamo più quelli di prima, non possiamo più essere indifferenti come lo eravamo prima: perché abbiamo visto dei volti, ascoltato delle voci, parlato con delle persone che non sono più distanti da noi. Quella promossa da Caritas è una solidarietà non solo del dare, ma soprattutto del farsi prossimi, dell’ascoltare e dell’accompagnare, della relazione e della dignità di ogni persona.
Dopo meno di due mesi sentiamo che l’impegno che abbiamo preso, anche in così poco tempo, ci ha fatto entrare in una grande famiglia con tante cose da insegnarci e raccontarci. Ci sentiamo già molto grati per questa esperienza che stiamo vivendo e ci auguriamo che il cammino che ci aspetta continui a far fiorire in noi frutti di bellezza.
Infine cogliamo l’occasione per augurarvi un Buon Natale!
Giorgio, Martina e Chiara