Il Bilancio sociale è il racconto dell’anno che la nostra Caritas ha appena vissuto, nella prossimità verso le persone che rischiano di rimanere dimenticate, ai margini. È una pubblicazione importante, che quest’anno è arrivata direttamente dalla Serbia! Abbiamo infatti chiesto a Caritas Valjevo, con cui siamo gemellati da ormai quasi 10 anni, di occuparsi della stampa della pubblicazione. I nostri fratelli Serbi hanno colto dunque l’occasione per venirci a trovare, portando con sé le copie del bilancio, che verrà presentato durante il Venite & Vedrete.
Il fatto che sia stata Caritas Valjevo a stampare il bilancio sociale 2021 è un altro, piccolo ma importante, segno concreto della bellezza della collaborazione tra due Caritas. Il gemellaggio è un’esperienza di fecondo scambio tra due Caritas, come le nostre, che desiderano condividere il proprio cammino. Si impara l’uno dall’altro, valorizzando le specificità dei rispettivi contesti, e si cresce nella reciprocità.
Durante la visita di questi giorni la condivisione con Rade, il Direttore di Caritas Valjevo, e Dusan, project manager del campo di accoglienza di Bogovadja, è stata generativa di idee per l’anno che verrà. Resta vivo il sogno che anima il progetto Arka, per la costituzione di uno spazio a sostegno delle persone con disturbi mentali seguite dall’Associazione Zračak. Sono anche in programmazione le nuove date per gli scambi giovanili di servizio a Bogovadja. Tre mesi di esperienza presso il campo di accoglienza per profughi in cammino lungo la Rotta Balcanica, in cui ragazzi e ragazze della nostra diocesi potranno vivere in prossimità con i loro coetanei meno fortunati.
Non sono mancati i momenti di convivialità, che, come in ogni famiglia, sono stati a mio avviso quelli più belli e generativi di idee. Durante la cena, condivisa anche con il Vicario della Pastorale diocesana Don Mario Salviato, ho sentito che tra gli operatori di una e l’altra Caritas esiste un legame di sincera amicizia. Ed è forse questo l’aspetto più prezioso ed il valore ultimo del gemellaggio: la cooperazione tra operatori Caritas nasce da un sogno comune, un sogno di pace e di inclusione degli ultimi, che anima i cuori e genera non soltanto una collaborazione professionale, ma veri e propri legami di fraternità che vanno oltre la relazione “di lavoro” e uniscono le persone nel profondo.