Sabato 25 novembre si è tenuta in tutta Italia la ventunesima edizione della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, promossa dalla Fondazione Banco Alimentare.
Gli alimenti donati durante la giornata andranno a integrare le risorse del Banco Alimentare che già durante tutto l’anno, aiuta circa otto mila strutture caritative (mense per i poveri, comunità per minori, banchi di solidarietà, centri d’accoglienza, ecc.) le quali riescono ad aiutare più di un milione e mezzo di persone bisognose del nostro Paese.
In particolare, nella Provincia di Treviso, sono stati coinvolti circa centosettanta supermercati, impegnando oltre mille volontari assieme a numerose associazioni di volontariato.
Insomma, il volontariato anche questa volta ha cercato di rispondere al dramma delle persone che ogni giorno si trovano a fare i conti con la mancanza di un lavoro, con la difficoltà di arrivare a fine mese e con chi si trova in una situazione di estrema disperazione che non gli permette di avere a disposizione a volte nemmeno i beni primari, come un pezzo di pane o un piatto caldo.
Anche Papa Francesco ci ricorda che il cibo che si butta via è come se venisse rubato dalla mensa di chi è povero, di chi ha fame.
Questa giornata può essere l’occasione per ricordarci di quanto è importante compiere gesti di carità durante tutto l’anno, perché le persone che bussano alla nostra porta, non si limitano durante alcuni giorni dell’anno ma quotidianamente.
E’ per questo che è importante ricordarsi le parole del Vangelo “date loro voi stessi da mangiare”. In questo caso, abbiamo dato loro un pacco di pasta, o un po’ di riso, ma possiamo ogni giorno dare qualcosa di nostro a chi ne ha bisogno, sia esso uno sconosciuto, sia esso il nostro vicino, il nostro collega, o un nostro amico.