Venerdì abbiamo salutato Martina, Giorgio e Chiara che hanno celebrato e festeggiato con noi la conclusione di un anno intenso di volontariato in Caritas, un anno di servizio e formazione!
Quando si inizia l’AVS, ad ottobre, le aspettative sono tante ma anche incerte e confuse, i giovani che intraprendono questo percorso, prendono una decisione importante: dedicare un intero anno a se stessi, alla propria formazione personale, ad ascoltarsi e chiedersi. Un anno in cui offriamo ai giovani strumenti per osservare i bisogni del territorio in cui si inseriscono, per ascoltare se stessi e i contesti di vita e per essere capaci di discernimento nelle proprie scelte. Ci diceva uno di loro “Ho iniziato questo percorso perché volevo vedere un po’ di più del mondo, e più direttamente di quanto avessi fatto fino a quel momento, per sentirmi più parte, più coinvolto, per capire come potessi dare il mio contributo, perché qualunque sarà il mio ruolo, voglio che sia nel vivo della realtà, nel luogo dove la realtà mi chiama, contribuendo con la mia prospettiva”.
E’ stata una veglia di congedo davvero emozionante, “un anno è passato e ci è sembrato di vivere un viaggio” dicevano all’inizio della serata. Ci hanno raccontato, attraverso la Parola di Dio, con alcune musiche e la loro testimonianza, come l’hanno vissuto. Tre sono state le tappe di questo viaggio: ACCOGLIENZA, SGUARDO e GRATITUDINE.
ACCOGLIENZA: La prima parola che ci è venuta in mente pensando a questo saluto è stata “Accoglienza”. In un viaggio, la prima cosa che si percepisce è l’accoglienza e noi quest’anno l’abbiamo sperimentata sotto diverse forme. Prima di tutto nei nostri confronti, poi noi verso gli altri e infine conoscendoci meglio, quindi accogliendoci nelle nostre potenzialità e nei nostri limiti.
SGUARDI: Il nostro sguardo è cambiato nel cammino quotidiano di quest’anno. Desideravamo aprirci, conoscere altre realtà, ci siamo lasciati andare e ci siamo affidati all’incontro che quando è realmente vissuto ci cambia. Partiti forse con l’idea di osservare da più vicino un fenomeno, abbiamo imparato, o abbiamo iniziato ad imparare, a guardare negli occhi chi prima era una realtà lontana. Abbiamo incontrato dei volti, una persona alla volta, ci siamo arricchiti di sguardi e di voci che ora per noi hanno un nome.
GRATITUDINE: Dopo questo anno ci sono moltissime cose per cui sono e siamo grati. Le infinite opportunità che ci sono state date, le infinite esperienze che abbiamo potuto fare, le infinite vite che abbiamo potuto vivere e assaporare attraverso gli altri; tutte queste cose ci hanno arricchito profondamente e ci hanno aiutato a fare un viaggio fuori e dentro noi stessi. E siamo molto grati perché nel cammino non siamo mai stati e non ci siamo mai sentiti soli. Siamo stati accompagnati per tutto il percorso, che è stato pensato e curato per noi.
Infine don Davide ha ringraziato Martina, Giorgio e Chiara ricordando come sono chiamati ad essere luce per altri giovani.
Grazie di tutto ragazzi, buon viagio a voi! contagiate il mondo con il vostro entusiasmo e raccontate ai giovani la bellezza del prendersi in mano e dedicarsi un anno ricco e importante… per sé e per gli altri! #untempodonato…
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