La crisi centroafricana: un conflitto politico. - CARITAS TARVISINA

La crisi centroafricana: un conflitto politico.

Crisi centroafricana: conflitto politico, non di religione

Da mesi non ci stanchiamo di ripeterlo: seppur a maggioranza musulmana l’ex ribellione Seleka non è stata sostenuta dalla popolazione musulmana centrafricana. La stessa equazione vale per gli Anti-Balaka: non sono tutti cristiani e sono sempre più impopolari in seno alla comunità cristiana. Prima di allora abbiamo sempre convissuto nella fratellanza, nella serenità e nel rispetto reciproco. Così l’Imam LAYAMA, esponente della comunità musulmana in Centrafrica in un’intervista alla MISNA.

SiriaLe parole dell’Imam fanno eco a quelle del Vescovo di Bangui Dieudonné Nzapalainga, che a più riprese ha sottolineato come le violenze non sono frutto di un  conflitto religioso o etnico bensì di potere, ma è evidente che le atroci violenze commesse dall’una e dall’altra parte stiano fomentando odio tra le comunità di religione critiana e musulmana.
Secondo fonti Onu sono migliaia le vittime, oltre 1 milione gli sfollati e più di 2,2 milioni (circa la metà della popolazione) coloro che hanno bisogno di aiuti umanitari. La crisi (vai alla Cronologia) è iniziata a marzo 2013 con un colpo di stato del gruppo denominato “Seleka” composto prevalentemente da mercenari del Ciad e del Sudan.
La situazione non è migliorata a seguito della destituzione del governo Seleka e l’elezione di una nuova  presidentessa. La controffensiva dei gruppi Anti-balaka, milizie di “autodifesa”  iniziata a dicembre ha esacerbato ulteriormente il conflitto che ha assunto i tratti di  una vera e propria caccia all’uomo con violenze indiscriminate sui civili e l’arruolamento di miglia di minori.  Inoltre secondo l’Onu e molte ong internazionali, all’orizzonte c’è il rischio di una severa crisi alimentare provocata dal blocco delle attività agricole, il crollo degli stock di cereali e l’aumento dei prezzi del cibo.
Caritas Italiana è impegnata da mesi (vedi interventi precedenti  e articolo da Italia Caritas 2/2014) in appoggio alla Caritas della Repubblica Centrafricana che incessantemente sta sostenendo,  attraverso la rete delle parrocchie, la popolazione di ogni etnia e religione con viveri di prima necessità, attrezzature agricole e sementi, sostegno psicosociale. Inoltre vi è un forte impegno della Chiesa Centrafricana assieme ad esponenti delle altre confessioni religiose nella promozione del dialogo e della pace. Sono migliaia le persone protette da realtà della Chiesa: a Bangui sono state distribuite 30.000 razioni di cibo, a Bossangoa,nel nord del paese, è stata fornita protezione e assistenza sanitaria a 30.000 persone.

Ultime notizie

Il tuo 5xMille per sostenere la Casa della Carità

Il tuo 5xMille diventerà un pasto caldo, un riparo per la notte, una doccia, ascolto e accoglienza nella “Casa della Carità” per le persone senza fissa dimora Anche quest’anno puoi dedicare il tuo 5xMille a sostenere la Casa della Carità di Treviso. Il tuo 5xMille è molto importante. Grazie alle donazioni ricevute Caritas potrà continuare

“Tre, due, uno … Via!” VIII edizione della Corsa dei Miracoli

“Tre, due, uno … Via!” VIII edizione della Corsa dei Miracoli La “Corsa dei Miracoli” non è una vera competizione, bensì una corsa di solidarietà a misura di bambini e ragazzi: ciascuno nella misura in cui può, concorre davvero alla realizzazione di un miracolo. Nella settimana dal 15 al 20 maggio, in 8 scuole del

Chiese sorelle in visita a Treviso

All’interno del “Venite e vedrete” del 6 maggio è stato dato spazio al dialogo tra Chiese sorelle che, nella reciprocità, in questi anni hanno saputo conoscersi, ascoltarsi, costruire insieme progetti di promozione umana. Grazie ad un progetto 8xmille “Uno per tutti e tutti per uno” e in occasione dei 50 anni della Caritas Tarvisina sono

B&B: Benedizione e Bellezza 2023

B&B Benedizione&Bellezza – Iniziativa della Pastorale Giovanile e Caritas Tarvisina per l’estate 2023 B&B, “Benedizione&Bellezza”, è un’esperienza di vita fraterna assieme ad altri giovani amici e ai fratelli più poveri ospitati in Casa della Carità a Treviso. Tre giorni per abitare un tempo e uno spazio con i fratelli senza fissa dimora, per illuminarci di