Noi, i cardinali, gli arcivescovi e vescovi, membri della SECAM, riuniti in assemblea plenaria a Kinshasa dall’8 al 15 luglio 2013 sul tema “ Chiesa come famiglia di Dio, in servizio per la riconciliazione, la giustizia e la pace” abbiamo ricevuto gli aggiornamenti riguardo le indicibili sofferenze inflitte alla popolazione civile della Repubblica Centrafricana, a seguito della recente guerra che ha portato al colpo di stato militare del 24 marzo 2013.
Quindi:
- Siamo scioccati ed indignati per le serissime violazioni di diritti umani subite della popolazione della Repubblica Centrafricana e la quasi indifferenza della comunità Internazionale;
- Applaudiamo e sosteniamo gli sforzi coraggiosi e profetici della Chiesa della Repubblica Centrafricana che ha denunciato gli abusi e le inqualificabili sofferenze a cui è costretta la popolazione;
- Incoraggiamo gli sforzi messi in atto dalla Chiesa che coopera con le altre confessioni religiose della Repubblica Centrafricana, al fine di offrire speranza alle popolazioni maltrattate e di lavorare sia per contenere la crisi che per evitare che diventi un conflitto apparentemente religioso;
- Rassicuriamo la Chiesa Centrafricana con la nostra preghiera, solidarietà e compassione per farla superare questa situazione inaccettabile;
- Facciamo urgente appello agli organi di governo della Comunità degli stati del Centrafrica, l’Unione Africana, l’Unione Europea e le Nazioni Unite per contribuire a porre fine a tutte le interferenze straniere nel paese, e per garantire assistenza umanitaria di emergenza all’intera popolazione Centrafricana;
- Autorizziamo le Caritas nei nostri rispettivi Paesi a mobilitarsi al fine di contribuire, anche minimamente, all’appello lanciato da Caritas Internationalis sulla richiesta della Chiesa del Centrafrica. Sollecitiamo sia i membri della Confederazione, sia le chiese sorelle del mondo ad intensificare la loro solidarietà con Caritas e con la Chiesa del Centrafrica, nei loro sforzi per aiutare le numerose vittime;
- Sollecitiamo le nuove autorità della Repubblica Centrafricana ad assumersi le proprie responsabilità al fine di assicurare protezione alla popolazione centrafricana e di facilitare la distribuzione di aiuti umanitari;
- Affidiamo la Repubblica del Centrafrica all’intercessione di Maria, nostra Signora della Pace, affinché questo caro paese possa rapidamente ritrovare la via della pace e dell’armonia di cui tutta la popolazione, e tutta la zona ha tanto bisogno.
Kinshasa, 13 luglio 2013