Il direttore della Caritas di Treviso ricorda don Roberto, assassinato a Como - CARITAS TARVISINA

Il direttore della Caritas di Treviso ricorda don Roberto, assassinato a Como

“Se dovessimo calcolare i rischi che corriamo in ogni cosa, nessuno farebbe più nulla”

Treviso – Don Davide Schiavon, direttore della Caritas tarvisina, lo conosceva il don Roberto Malgesini, ucciso a coltellate all’alba del 15 settembre, vicino alla parrocchia, da un senza fissa dimora tunisino con problemi psichici. Uno dei tanti “ultimi degli ultimi” di cui il prete, di cinquantuno anni, a Como si prendeva cura. Era uscito come ogni mattina alle cinque, estate e inverno, brutto o bel tempo che fosse: saliva a bordo della sua utilitaria ma solo dopo averla caricata delle colazioni (tè e latte caldi, brioches) da portare a chi vive nella marginalità più estrema. Molti di loro, che al mondo ormai non hanno più nessuno, ora hanno perso anche lui.

Lo ha voluto ricordare anche papa Francesco stamattina nell’udienza generale del mercoledì: “Preghiamo in silenzio per don Roberto Malgesini e per tutti i preti, suore, laici, laiche che lavorano con le persone bisognose e scartate della società”.

Don Davide, dove ha conosciuto don Roberto?
Ad un incontro a Brescia, insieme ad altri preti e operatori Caritas che si occupano di poveri.

Una morte violenta la sua, che lascia sgomenti.
Succede quando, purtroppo, le persone non riconoscono più il bene che transita davanti ai loro occhi. Sono come annebbiate.
Anche pericolose?
Sono i soggetti della cosiddetta “marginalità di bassa soglia”, persone che hanno perso tutto: non solo la casa e gli affetti ma anche la speranza e il rispetto della propria dignità.E don Roberto aveva scelto di dedicarsi a loro.
Sì, perché sono uomini e donne che aspettano solo che qualcuno le ascolti e le accolga per quello che sono. Don Roberto lo faceva, in nome del Vangelo e con tutto il cuore.

Ma non sta forse diventando sempre più rischioso il vostro “lavoro”, don Davide?
Se dovessimo calcolare i rischi che corriamo in ogni cosa, nessuno farebbe più nulla. E poi posso assicurarle che non sono fatti che capitano soltanto a coloro che si occupano di grave marginalità. Succedono anche in altri contesti, nei quali magari si suppone una minore esposizione.

Chi ha ucciso il prete dei poveri di Como aveva problemi psichici.
Sicuramente non era in sé. Ma come ha ricordato il Vescovo di Como dobbiamo pregare per don Roberto e anche per chi ha commesso il fatto. Non dobbiamo mai dimenticare nessuno.

(Fonte: Oggi Treviso)

Ultime notizie

Il tuo 5xMille per sostenere la Casa della Carità

Il tuo 5xMille diventerà un pasto caldo, un riparo per la notte, una doccia, ascolto e accoglienza nella “Casa della Carità” per le persone senza fissa dimora Anche quest’anno puoi dedicare il tuo 5xMille a sostenere la Casa della Carità di Treviso. Il tuo 5xMille è molto importante. Grazie alle donazioni ricevute Caritas potrà continuare

“Tre, due, uno … Via!” VIII edizione della Corsa dei Miracoli

“Tre, due, uno … Via!” VIII edizione della Corsa dei Miracoli La “Corsa dei Miracoli” non è una vera competizione, bensì una corsa di solidarietà a misura di bambini e ragazzi: ciascuno nella misura in cui può, concorre davvero alla realizzazione di un miracolo. Nella settimana dal 15 al 20 maggio, in 8 scuole del

Chiese sorelle in visita a Treviso

All’interno del “Venite e vedrete” del 6 maggio è stato dato spazio al dialogo tra Chiese sorelle che, nella reciprocità, in questi anni hanno saputo conoscersi, ascoltarsi, costruire insieme progetti di promozione umana. Grazie ad un progetto 8xmille “Uno per tutti e tutti per uno” e in occasione dei 50 anni della Caritas Tarvisina sono

B&B: Benedizione e Bellezza 2023

B&B Benedizione&Bellezza – Iniziativa della Pastorale Giovanile e Caritas Tarvisina per l’estate 2023 B&B, “Benedizione&Bellezza”, è un’esperienza di vita fraterna assieme ad altri giovani amici e ai fratelli più poveri ospitati in Casa della Carità a Treviso. Tre giorni per abitare un tempo e uno spazio con i fratelli senza fissa dimora, per illuminarci di