“Alcune strade sono bloccate dalle frane e, mentre il Governo si prodiga per ripulire le vie di accesso, continui temporali o tempeste di neve, alle quote più elevate, complicano ulteriormente il fluire degli aiuti. Nonostante tutto Caritas ha già raggiunto oltre 30.000 persone con kit igienici, beni di uso quotidiano e materiali di riparo temporanei”.
Così d
al Nepal Giuseppe Pedron, operatore di Caritas Italiana, descrive la situazione dopo la nuova scossa di terremoto dei giorni scorsi. “Proprio in queste ore, – prosegue Pedron – grazie ai logisti di Caritas Nepal e di altre Caritas del Network, nuovi carichi di materiale hanno attraversato una delle difficili frontiere indiane. Proprio ai confini, infatti, molti dei convogli restano bloccati anche per giorni per le verifiche del Governo Indiano, da un lato, sul pagamento delle tasse nazionali e del Governo Nepalese, dall’altro, sulla tipologia dei materiali e delle procedure amministrative. All’aeroporto la situazione è praticamente la stessa e i voli umanitari sono rallentati dal poco spazio gestionale ma anche dalle complicazioni burocratiche».
A causa della straordinaria gravità di questo sisma, la Presidenza della CEI, a nome dei Vescovi italiani, ha indetto una colletta nazionale, da tenersi in tutte le chiese italiane domenica 17 maggio 2015, come segno della concreta solidarietà di tutti i credenti.
Rilanciando la raccolta straordinaria indetta dalla CEI, Caritas Italiana invita le Caritas diocesane ad animare e preparare la colletta del 17 maggio