Le Erre che riducono gli sprechi - CARITAS TARVISINA

Le Erre che riducono gli sprechi

imgresLasciandoci aiutare da Latouche, economista e filosofo francese, ci possono fare da guida cinque parole d’ordine, che cominciano tutte per “R”: ridurre, riutilizzare, riparare, riciclare, rallentare

“Ridurre i consumi superflui di tutto ciò che non ci serve ed è solo suggerito da bisogni superflui. […] La società dei consumi ci ha abituati a buttare via le cose quando sono ancora utilizzabili solo perché non sono più di moda o perché non più all’avanguardia tecnologica. Per ridurre, inoltre, dobbiamo imparare a conservare e utilizzare gli oggetti finché sono ancora funzionanti.

Riutilizzare Serve fantasia e inventiva per capire come utilizzare qualcosa per uno scopo diverso da quello originario; dobbiamo imparare a ricorrere di più allo scambio e al mercato dell’usato perché quello che non è più utilizzabile per me può essere utilissimo per qualcun altro. I nostri nonni usavano e riusavano le cose finché potevano svolgere la loro funzione e quando si rompevano, le riparavano.

Riparare. Oggi non è facile riparare perché gli oggetti vengono costruiti per essere sostituiti. Proprio per questo dobbiamo sforzarci di scegliere quei prodotti che possono essere riparati e, qualora si rompano, ripararli o farli riparare.

Riciclare. Nella nostra società quando un oggetto non è più riparabile, diventa inesorabilmente rifiuto, ma con adeguati accorgimenti, può tornare a vivere in nuovi prodotti. Il segreto si chiama riciclaggio. La consapevolezza di vivere in un mondo dalle risorse limitate ci deve spronare a essere sempre più efficienti. L’efficienza vera è quella che ottiene il massimo servizio con il minore impiego di risorse e produzione di rifiuti.

Rallentare. Nella vita di ogni giorno il cambiamento passa attraverso piccole scelte come quella di utilizzare meno auto e più bicicletta, meno mezzo privato e più mezzo pubblico, meno carne e più legumi, meno prodotti globalizzati e più prodotti locali. […]. Piccole scelte possibili e salutari non solo per il corpo e lo spirito ma anche per il portafogli perché il passaggio dal consumismo alla sobrietà fa pure risparmiare.”


Ultime notizie

Congedo Anno di Volontariato Sociale (AVS 2023/2024)

Settimana scorsa hanno concluso l’Anno di Volontariato Sociale Omar e Carlo, che hanno dedicato un anno di servizio nella nostra Caritas diocesana. Quando si inizia l’AVS, ad ottobre/novembre, i ragazzi arrivano pieni di aspettative e sogni, ma anche di idee incerte e confuse. Spesso “sembra cominciato un po’ per caso, anche se in questi mesi

UBUNTU, io sono perché noi siamo

Ubuntu è una parola della lingua Bantu che indica un modo di vivere diffuso nell’Africa sub-sahariana basato sulla compassione, il rispetto degli altri, il sostegno e aiuto reciproco, e che possiamo tradurre con “io sono perché noi siamo”, ponendo l’accento su quell’aspetto di interdipendenza e interconnessione tra persone, ma anche con l’ambiente che ci circonda

Ascoltiamo il silenzio – 4 ottobre 2024

Accoglienza, misericordia e fraternità per rispondere al grido di aiuto: alla veglia per i migranti morti lungo il viaggio, l’abbraccio del vescovo e dell’imam   Un vescovo e un imam che si abbracciano dopo esserci posti reciprocamente sulle spalle un telo termico: è questa l’immagine forte che si portano nel cuore i molti partecipanti alla

7 ottobre: Terra Santa. Pregare per la pace, agire per il bene comune

TERRA SANTA. PREGARE PER LA PACE, AGIRE PER IL BENE COMUNE A un anno dal 7 ottobre comunità in preghiera sulla via degli ultimi   Papa Francesco, durante la Messa di apertura dell’Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, ha annunciato un doppio appuntamento di preghiera per la pace: «per invocare dall’intercessione di Maria Santissima