A poco più di un mese dall’ esplosione che ha sconvolto la capitale libanese, il bilancio della catastrofe è terrificante: 200 morti, 300.000 sfollati, 6.500 feriti, 50.000 case danneggiate, 120 scuole colpite. La metà delle strutture sanitarie della città non funzionano e quelle attive sono messe a dura prova anche a causa della nuova impennata della pandemia da covid-19. Intanto un nuovo incendio nel porto di Beirut ha causato ieri ulteriore apprensione. Di sicuro oltre ai danni immediati, è stato inferto un colpo durissimo alla capacità futura di sussistenza del Paese e all’intera economia già da mesi colpita da una crisi finanziaria senza precedenti che ha ridotto in povertà più della metà della popolazione.
La macchina dei soccorsi coordinata dalle autorità locali è in piena attività e le agenzie umanitarie di tutto il mondo si sono mosse per rispondere all’emergenza. Tuttavia, al di là dei bisogni immediati, vi è un enorme bisogno di sostegno nel medio e lungo periodo per la ricostruzione e la riattivazione delle attività produttive. Caritas Italiana, grazie alle donazioni ricevute e a un contributo di 1 milione di euro dai fondi otto per mille che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica, ha ampliato il sostegno a Caritas Libano che, dopo un primo piano di aiuti per decine di migliaia di persone con cibo, generi di prima necessità, assistenza sanitaria e sostegno psicologico grazie alla mobilitazione di centinaia di volontari, ha lanciato un nuovo programma per i prossimi 18 mesi. Il nuovo piano ha l’obiettivo di raggiungere circa 7.000 famiglie, 36.000 persone, rispondendo a bisogni immediati di assistenza ma anche sostenendo una ripresa nel medio periodo. In particolare il piano prevede i seguenti interventi:
- Kit di beni alimentari per 1.200 famiglie e pasti caldi per 3.000 persone;
- generi di prima necessità di tipo non alimentare per 2.400 famiglie;
- sistemi a batteria ricaricabili con pannelli solari per 1.200 famiglie che non hanno energia
elettrica; - vaccinazioni gratuite per 1500 bambini;
- indicazioni sanitarie sul COVID-19 e fornitura di dispositive di sicurezza per 7.000 persone;
- attrezzature digitali per consentire lo studio on line a 420 studenti;
- riparazione delle abitazioni di 150 famiglie;
- riparazione e ripristino di 40 attività commerciali danneggiate dall’esplosione
Caritas Italiana intende anche sostenere una serie di ulteriori interventi che si avvieranno nelle prossime settimane per le famiglie in povertà colpite dalla crisi economica ed i rifugiati, e continuare a fornire sostegno a progetti, in atto da tempo, per la ricomposizione dei legami comunitari, la coesione sociale e la pace, tramite il coinvolgimento e la formazione dei giovani. Papa Francesco invitando tutti lo scorso 4 settembre a una giornata di preghiera per il Libano, ha lanciato un accorato appello alla ricostruzione e alla speranza, esortando ad essere “vicini anche con l’impegno concreto della carità”. Caritas Italiana, aderendo pienamente a questo invito, lo rilancia auspicando un’ampia partecipazione solidale a sostegno della popolazione del Libano colpita come non mai da crisi plurime i cui effetti si protrarranno purtroppo nel lungo periodo.
Caritas Tarvisina, in collegamento con Caritas Italiana, raccoglie donazioni attraverso bonifico bancario (causale “Emergenza Libano”) tramite:
Credito Trevigiano
Iban: IT61 I 08917 12000 000000332341
Intestato a Carità Diocesana di Treviso – ONLUS (le offerte sono deducibili)
oppure