L'esperienza missionaria di Martina - CARITAS TARVISINA

L’esperienza missionaria di Martina

Una delle possibilità che hanno i giovani dell’Anno di Volontariato Sociale è quella di  fare esperienze significative nel periodo estivo. In base al concreto cammino personale, e cogliendo le opportunità della nostra chiesa locale o in sinergia con altre realtà di altre diocesi, i ragazzi hanno l’opportunità di partecipare a esperienze di condivisione e servizio in contesti caratterizzati da povertà, emarginazione, esclusione sociale, ecc. In particolare la nostra giovane Martina ha scelto di andare in Paraguay con il Centro missionario di Treviso. Di seguito l’articolo pubblicato su La Vita del Popolo.

PARAGUAY: L’intensa esperienza missionaria di Martina e Michela. Accoglienza speciale.

Siamo due giovani che quest’anno hanno avuto la possibilità di fare un’esperienza in missione. Dopo un percorso di formazione offerto dal Centro missionario di Treviso e dalla Pastorale giovanile, è arrivato il momento della partenza verso la diocesi di San Juan Bautista de Las Misiones y Ñeembucu in Paraguay, nella quale operano due sacerdoti e due cooperatrici pastorali della nostra diocesi.

Siamo partite il 5 agosto in compagnia di don Claudio Sartor, sacerdote diocesano fidei donum, che nel periodo antecedente alla partenza ha risposto ai nostri interrogativi e alle nostre preoccupazioni concrete. All’arrivo in aeroporto, nella capitale Asunción, ci accolgono con calore monsignor Pedro Collar, vescovo della diocesi di Misiones y Ñeembucu, Debora Niero, cooperatrice pastorale diocesana fidei donum, e Rilsi, una ragazza impegnata nella pastorale giovanile diocesana. Da qui inizia il nostro viaggio verso la diocesi, e in particolare verso le parrocchie in cui prestano servizio i nostri fratelli e sorelle missionarie.

È stato un viaggio di visita, non abbiamo dovuto fare nulla se non prestarci alla relazione con questa Chiesa sorella. In ogni parrocchia e comunità in cui siamo state abbiamo goduto di un’accoglienza speciale, di un calore e di una vicinanza unica, che sicuramente rimarrà un ricordo indelebile nel nostro cuore. Abbiamo sperimentato un amore grande ricevuto senza alcun tornaconto, una cura e una delicatezza immensa nei nostri confronti. E’ stata occasione per scoprire la bellezza di un Paese che gode di una natura quasi incontaminata, che vive in maniera semplice, senza eccessi e che sa godere di ciò che ha. Abbiamo partecipato alla vita parrocchiale delle comunità, prendendo parte alle feste patronali e alle celebrazioni dell’Eucaristia, scoprendo un modo diverso di vivere la fede, una fede più familiare, più legata alla religiosità popolare, una chiesa in cui il ruolo dei laici è estremamente significativo per la trasmissione della fede. Abbiamo anche cercato di comprendere le difficoltà di un Paese in cui spesso si perseguono gli interessi di pochi, lasciando indietro i bisogni e le necessità di molti. Siamo partite con un bagaglio leggero e tornate arricchite di tutto ciò che abbiamo vissuto in queste giornate, di tutti i sorrisi, i gesti, gli abbracci, i volti che abbiamo incontrato.

È stata un’esperienza importante che ci ha fatto capire cos’è la missione, ma soprattutto cosa significa essere Chiesa in uscita. Ai missionari e a tutti noi non viene chiesto di risolvere i grandi problemi ma semplicemente di stare con le persone, in particolare con gli ultimi, portando Dio. Siamo davvero grate di tutto quello che ci è stato donato, dell’accompagnamento ricevuto sia a Treviso che in Paraguay, e ci auguriamo di poter continuare la nostra missione nella nostra diocesi, di essere testimoni dell’amore di Dio e di poter continuare ad accompagnare nella preghiera, tutte le comunità che abbiamo avuto modo di conoscere.

“Jajotopata Ñeembucu! Arrivederci Ñeembucu!”

Martina (AVS Caritas) e Michela

Articolo pubblicato su La Vita del Popolo del 18 settembre 2022

 

SCOPRI L’ANNO DI VOLONTARIATO SOCIALE!


Ultime notizie

Don Bruno Baratto nominato direttore

Coordinatore “ad interim” dallo scorso dicembre, dopo la morte improvvisa di don Davide Schiavon, Baratto guida l’organismo pastorale che ha il compito di” aiutare tutta la diocesi a vivere il comandamento dell’amore, con particolare attenzione ai più poveri”, come ha detto mons. Tomasi presentando la nomina agli operatori della Caritas Don Bruno Baratto è il

Levada: nel ricordo di don Davide

Levada: centro d’ascolto Caritas intitolato a don Davide Schiavon, che qui fu parroco e avviò la struttura. Proposti anche due progetti, in Togo e Mali, e una rinnovata attenzione all’emergenza abitativa In occasione dell’inizio dei festeggiamenti della parrocchia di Levada per la solennità dei santi Pietro e Paolo, il locale centro Caritas è stato intitolato

LAVORA CON NOI: operatore Servizi e Centro di ascolto

POSIZIONE APERTA: OPERATORE/TRICE SERVIZI E CENTRO DI ASCOLTO   1. Posizione e ruolo Operatore impegnato nei servizi di assistenza, accoglienza e accompagnamento di Fondazione Caritas Treviso. L’operatore farà riferimento direttamente a: Direttore di Fondazione Caritas Tavolo Promozione umana e coordinamento servizi   2. Scopo Il lavoro dell’operatore mira a: Garantire i servizi e l’accompagnamento alle

Report statistico nazionale “La povertà in Italia”

Presentato il Rapporto “La povertà in Italia” Cresce il numero delle persone accompagnate e aiutate dalle Caritas diocesane. Il Report statistico nazionale 2024 di Caritas Italiana “La povertà in Italia” valorizza i dati di 3.124 Centri di ascolto e servizi delle Caritas diocesane, dislocati in 206 diocesi in tutte le regioni italiane. Si tratta solo