Dall’8 al 19 ottobre si è svolta una nuova missione di monitoraggio del progetto “Emmanuel” a Niamtougou, nella diocesi di Kara, nel nord del Togo. La visita, svolta da don Davide e da Davide, ha avuto come obiettivo il rafforzamento del legame di fraternità e collaborazione avviato tramite il progetto da circa 4 anni. L’accoglienza è stata calorosa, in particolare si è potuto festeggiare il ritorno di don Davide in terra togolese dopo 3 anni di assenza. Fin da subito è venuto in risalto il profondo legame che in questi anni è maturato con la Chiesa e la comunità locale, a partire dalla concretizzazione di alcune azioni a favore della popolazione ma che si estende sempre più anche agli aspetti più di animazione pastorale, in uno spirito di comunione fraterna. Il programma della visita è stato intenso con incontri istituzionali e momenti di gratuità e scambio. L’arrivo a Niamtougou è avvenuto il 9 nel tardo pomeriggio. La giornata del 10 è stata dedicata al progetto “Emmanuel” con la visita al campo dove procedono i lavori agricoli e dove si conta di avviare, in questo anno pastorale, la costruzione di alcuni primi spazi di accoglienza per i bambini. Questa prima giornata ha permesso di fare il punto con alcuni membri dell’associazione ACEDTT (Action Chrétienne pour l’Enfant en Difficulté – Tourmolga Treviso) sulle attività in essere e sulle necessità di programmazione e rendicontazione delle azioni future. La creazione di questa associazione si è resa necessaria al fine di dotarsi di una struttura istituzionalmente riconosciuta per iniziare a dare avvio alla fase di progetto che prevede la presa in carico e la cura dei minori, come previsto dalla legge. Lo scambio è stato fecondo e si sono delineate alcune strategie condivise per il prossimo futuro. In serata raggiungiamo l’ospedale della base militare presente in paese per consegnare al comandante alcune attrezzature e farmaci in precedenza richiesti. La situazione dell’ospedale è molto precaria anche se fornisce un prezioso servizio di base non solo per i militari ma, soprattutto, per la popolazione civile.
Il giorno 11 c’è stato l’appuntamento con il Prefetto di Doufelgou, sig. Zato D.T. Khoruma, che si è dimostrato molto interessato e grato per l’attività che si sta svolgendo e ha ribadito la piena disponibilità nella collaborazione con la realtà parrocchiale. In seguito c’è stato l’appuntamento presso la scuola primaria cattolica dove, grazie al contributo Caritas, sono state realizzate delle toilette per migliorare la situazione igienico-sanitaria. Anche in questa occasione l’accoglienza è stata molto calorosa con il contributo del sindaco di Niamtougou, della dirigente scolastica e di alcuni rappresentanti del corpo docente e dei genitori. Nel primo pomeriggio, accompagnati dal cappellano e da alcuni membri dell’associazione c’è stata la visita al carcere civile di Kara dove, per l’occasione, sono stati donati ai detenuti un sacco di riso e uno di zucchero. Donazione che rientra nelle attività caritative dell’associazione stessa. A seguire si è svolto un incontro con padre Wilfried, responsabile dell’accoglienza minori dei Salesiani presenti a Kara. L’attività dei Salesiani si articola in vari ambiti legati alla promozione della gioventù locale e alla tutela dell’infanzia, sia con attività legate alla didattica e alla formazione sia con strutture dedicate all’accoglienza di minori in stato di abbandono. Già in occasione delle scorse missioni c’è stato ampio spazio per la condivisione delle strategie legate al nostro progetto, la realtà Salesiana ha un’esperienza consolidata nell’ambito dell’accoglienza dei bambini e si sono resi disponibili alla collaborazione fornendo personale qualificato per la formazione dei membri dell’associazione coinvolti nella strutturazione e nell’avvio futuro della casa di accoglienza a Niamtougou. In prospettiva futura risulta interessante la possibilità di lavorare in rete con altre associazioni attive nel territorio con cui condividere l’attività di accoglienza e tutela dei bambini abbandonati. L’incontro è stato molto positivo, compito dell’associazione è quello di individuare i bisogni formativi e proporre un calendario di incontri da condividere con la realtà Salesiana.
Il giorno 12 è stato dedicato a vari incontri con le realtà ecclesiali presenti nel territorio di Niamtougou e Siou. Il foye San Francesco delle suore francescane con un cordiale colloquio con Suor Perpetue. La parrocchia di Baga con don Antonio della famiglia di don Orione. Il centro delle Suore di Nostra Signora degli Apostoli con Suor Martina, da poco rientrata in Togo e originaria di Padova. Si sono vissuti semplici momenti di condivisione fraterna, preziosi per conoscere l’impegno variegato che la Chiesa opera in quel territorio nell’ottica importante e centrale di comunione tra Chiese Sorelle.
Il giorno 13 viene dedicato all’incontro con i capi tradizionali, dei 3 cantoni (Niamtougou, Koka e Yaka) in cui è suddiviso il territorio. Ad ogni cantone afferiscono alcuni villaggi. Gli incontri sono stati molto cordiali, viene riconosciuto ed apprezzato da tutti il prezioso lavoro che la parrocchia e l’associazione stanno svolgendo nella difesa e assistenza delle fasce più bisognose della popolazione. In particolare lo scambio si concentra su una rilevazione del fenomeno dei bambini considerati “sorciers” (stregoni) per analizzare insieme l’ampiezza della problematica nel territorio e le possibili vie di collaborazione per potenziare la tutela dell’infanzia. In serata ha luogo l’incontro con il vescovo della diocesi di Kara, S.E. Mons. Jacques Danka Longa. C’è stato un confronto molto bello sul gemellaggio tra chiese, sulla cooperazione e sulla necessità di strutturare la nascente Caritas diocesana di Kara. Sta maturando un percorso di sintonia e collaborazione che va al di là del singolo progetto e che può portare a mettere in campo azioni sinergiche per la promozione pastorale dei territori nel rispetto dei reciproci ruoli ed identità. L’incontro si conclude con la cena a cui partecipano anche l’economo della diocesi e il vicario generale.
La giornata del 14 viene dedicata alla riflessione e approfondimento delle tematiche relative al progetto “Emmanuel” assieme al consiglio pastorale parrocchiale di Niamtougou. Bella occasione di gratuità il pranzo a casa di Jacques, un giovane della parrocchia molto attivo e attuale segretario dell’associazione ACEDTT.
Nella mattinata di Sabato 15 c’è stata occasione di condividere con don Francis, attuale direttore della Caritas diocesana di Kara, la visita ad una famiglia che sta vivendo alcune problematiche complesse nell’ambito della salute, sperimentando nel concreto la vicinanza e l’impegno che anche in questa terra africana la Chiesa, tramite l’azione di Caritas, promuove e persegue. Nel pomeriggio si svolge una partita di calcio tra i giovani della parrocchia e a conclusione viviamo un momento di conoscenza e condivisione del pasto serale con alcuni dei bambini finora contattati dall’associazione tramite un’azione di monitoraggio svolta al mercato del paese dove gravitano quei bambini allontanati dal proprio villaggio perché orfani o considerati “sorciers”.
Domenica 16 viene celebrata la Santa Messa presieduta da don Davide e la giornata è di riposo.
Il 17 è l’ultimo giorno di permanenza a Niamtougou, si effettua un ultimo sopralluogo al campo agricolo fulcro delle attività dell’associazione e si stende un bilancio conclusivo della missione in modo da condividere con don Francis e gli altri membri dell’associazione ACEDTT i passi da compiere nel prossimo futuro. In serata si svolge una cena di saluto in parrocchia.
Il 18 e 19 sono utilizzati per lo spostamento a Lomè e per il viaggio aereo di rientro.
A conclusione di questa breve missione restano impressi i volti delle tante persone incontrate e la convinzione di essere sulla giusta strada nella costruzione di un rapporto fraterno tra Chiese. La centralità e sacralità della persona resta il fulcro dell’agire Caritas ad ogni latitudine e percorrendo i sentieri del mondo puntiamo a tenere lo sguardo e il cuore aperto ad un orizzonte di fraternità universale.