Nigeria: strage di civili. Proseguono gli interventi Caritas per gli sfollati    - CARITAS TARVISINA

Nigeria: strage di civili. Proseguono gli interventi Caritas per gli sfollati   

Terribili le notizie dal Nord Est della Nigeria dove nelle giornate tra il 3 e il 7 gennaio si è consumata una strage di civili enorme ad opera dei miliziani di Boko Haram. Centinaia le vittime, alcune stime – tutte da verificare – parlano addirittura di 2000 morti.  I ribelli hanno avviato l’offensiva attaccando una base di una forza multinazionale composta anche da militari del Ciad e del Niger.

La violenza è dilagata e molti villaggi sono stati dati alle fiamme. Il centro più colpito è la città di Barqa completamente distrutta e incendiata. La popolazione di circa 10.000 persone è scappata attraverso il lago Ciad.

Dal 2009 ad oggi, le violenze di Boko Haram hanno prodotto oltre 1,5 milioni di sfollati e profughi e migliaia di vittime principalmente nel Nord Est del paese (lo stato del Borno è controllato per il 70% dai miliziani), ma anche in altre aree del centro – nord. Sin da maggio 2013 è dichiarato lo stato di emergenza negli stati del Borno, Adamawa e Yobo. Oltre alle vittime e agli sfollati, le violenze hanno causato la perdita delle terre e dei mezzi di sostentamento e un diffuso clima di insicurezza e terrore.

Caritas Nigeria con l’appoggio di Caritas Italiana ed altre Caritas del mondo è da mesi impegnata nell’assistenza agli sfollati nelle aree del Borno, Adamawa, Yobe, Taraba, Benue e Plateau. Gli interventi principali sono: sussidi alle famiglie sfollate per l’acquisto di cibo, assistenza medica alle persone ferite dal conflitto, supporto psicosociale attraverso gruppi di auto aiuto per facilitare il superamento del trauma.

contribuisci


Ultime notizie

Congedo Anno di Volontariato Sociale (AVS 2023/2024)

Settimana scorsa hanno concluso l’Anno di Volontariato Sociale Omar e Carlo, che hanno dedicato un anno di servizio nella nostra Caritas diocesana. Quando si inizia l’AVS, ad ottobre/novembre, i ragazzi arrivano pieni di aspettative e sogni, ma anche di idee incerte e confuse. Spesso “sembra cominciato un po’ per caso, anche se in questi mesi

UBUNTU, io sono perché noi siamo

Ubuntu è una parola della lingua Bantu che indica un modo di vivere diffuso nell’Africa sub-sahariana basato sulla compassione, il rispetto degli altri, il sostegno e aiuto reciproco, e che possiamo tradurre con “io sono perché noi siamo”, ponendo l’accento su quell’aspetto di interdipendenza e interconnessione tra persone, ma anche con l’ambiente che ci circonda

Ascoltiamo il silenzio – 4 ottobre 2024

Accoglienza, misericordia e fraternità per rispondere al grido di aiuto: alla veglia per i migranti morti lungo il viaggio, l’abbraccio del vescovo e dell’imam   Un vescovo e un imam che si abbracciano dopo esserci posti reciprocamente sulle spalle un telo termico: è questa l’immagine forte che si portano nel cuore i molti partecipanti alla

7 ottobre: Terra Santa. Pregare per la pace, agire per il bene comune

TERRA SANTA. PREGARE PER LA PACE, AGIRE PER IL BENE COMUNE A un anno dal 7 ottobre comunità in preghiera sulla via degli ultimi   Papa Francesco, durante la Messa di apertura dell’Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, ha annunciato un doppio appuntamento di preghiera per la pace: «per invocare dall’intercessione di Maria Santissima