Sabato 19 giugno si è vissuto, in Casa della Carità, l’evento della 17ª edizione del Festival Biblico “Siete tutti fratelli” (Mt 23,8) ALLA TAVOLA DI ABRAMO. Un pranzo multiculturale all’insegna dell’accoglienza e della fraternità tra le culture e le religioni; hanno partecipato 65 persone, tra cui ospiti della Casa, persone di altre culture e varie religioni, per sperimentare come il cibo sia spesso luogo d’incontro e dialogo, simbolo di accoglienza in tutte le culture.
L’incontro è stato introdotto da don Bruno Baratto, direttore Migrantes e delegato per il dialogo tra cristiani e musulmani, e don Davide Schiavon, direttore della Caritas tarvisina. Sono stati riportati i saluti dei diversi rappressentati religiosi e culturali. Nei piatti, insieme alle “sarde in saor” venete, il cibo preparato nella cucina della Casa della carità da alcune associazioni islamiche della provincia e dalla comunità ortodossa moldava: bevande senegalesi al carcadé (bissap) e allo zenzero come aperitivo; cous cous d’agnello (tradizione islamica – Tunisia); thiebou yapp – riso con manzo (tradizione islamica – Senegal); sarde in saor (tradizione cristiana cattolica legata al territorio veneto); involtini di riso e verdura e torta salata (tradizione cristiana ortodossa – Moldova); pinza (tradizione cristiana cattolica legata al territorio veneto) e fregolotte Zizzola (offerte dallo sponsor Germinal Mangiarsano).
“L’accoglienza, l’ospitalità e la convivialità sono tratti caratteristici non solo della cultura biblica, o più ampiamente medio orientale, ma hanno un ruolo centrale anche in tante altre appartenenze culturali – sottolinea don Baratto -. Attorno a una mensa imbandita si creano occasioni di fraternità, e la semplicità e freschezza dell’incontro hanno raccontato proprio questo”.