Nel marzo 2015, la guerra in Siria entra nel quinto anno, senza prospettive di miglioramento, distinguendosi per il triste primato della più grave crisi umanitaria del nostro tempo. Il bilancio delle vittime del conflitto interno nella Repubblica araba siriana ha superato le 210 mila persone, di cui la metà civili, ed è dolorosamente destinato ad aumentare nel 2015. Numerosi bambini sono traumatizzati dopo aver visto persone della loro famiglia uccise, dopo essere stati separati dai loro famigliari o terrorizzati dai costanti bombardamenti.
“Gestisco un piccolo asilo nido a Damasco e uno dei giochi preferiti dai bambini sono le costruzioni Lego. I bambini le usano sempre per giocare, in particolare i maschietti. La maggior parte di loro costruisce delle granate, delle mitragliatrici, dei carri armati. Ho sempre cercato di convincerli a fare qualcosa di diverso, come costruire una città o una macchina, ma neanche mi ascoltano, talmente sono concentrati a divertirsi a “giocare alla guerra””. Questa testimonianza, assieme a molte altre, ci fa capire quanto probabilmente fra qualche anno avremo alcune centinaia di migliaia di persone che soffriranno di disturbi psichici, che riverseranno sulle future generazioni quella violenza a cui sono stati abituati.
In totale, nei quattro anni del conflitto, Caritas Italiana ha finanziato progetti per 1.878.500 euro, in Siria, Libano, Giordania, Turchia, grazie anche a un contributo dalla CEI di un milione di euro dai fondi 8 per mille. Più di 400 mila euro sono stati destinati alle diverse attività di Caritas Siria. Fra queste è stata particolarmente apprezzata dalla Caritas nazionale, l’attenzione che proprio Caritas Italiana ha avuto per la cura dei bambini e delle loro particolari necessità. Da evidenziare, tra i vari interventi, un progetto pilota in Libano, per una serie di incontri di formazione e di attività pratiche in tutto il Paese, volti ad apprendere le tecniche di risoluzione pacifica dei conflitti, e destinato a giovani rifugiati siriani e libanesi. L’intera rete Caritas, solo nel 2014, ha aiutato oltre 1, 2 milioni di persone in Siria, Libano, Giordania, Turchia e Iraq.
La solidarietà resta un dovere per tutti noi e Caritas Italiana continuerà a tenere vivo questo sentimento presso le nostre comunità, ma non si può accettare che la comunità internazionale sia di fatto così impotente di fronte a questo dramma.
Caritas Italiana ha deciso di realizzare un dossier con dati e testimonianze raccolte sul campo, per testimoniare la solidarietà a un popolo martoriato da quattro anni di guerra e per non dimenticare le vittime innocenti di questo sanguinoso conflitto.