TERREMOTO L’AQUILA A 6 ANNI DA QUEL 6 APRILE
La costante presenza della Caritas
Sono passati 6 anni da quel 6 aprile 2009 in cui un violento terremoto ha devastato L’Aquila e altre zone dell’Abruzzo, provocando 309 morti che vogliamo ricordare e accompagnarli con la nostra preghiera di suffragio al Signore Risorto. Le ferite sono ancora visibili visitando soprattutto il centro storico dell’Aquila e non solo, e ci interrogano e inquietano costatando che la speranza sembra essere ancora seppellita sotto le macerie. Caritas Italiana, che si è prontamente attivata per dare sostegno e solidarietà alle popolazioni colpite, ha già consegnato la quasi totalità delle strutture previste ed è impegnata ora a completare gli interventi definendo i residui aspetti burocratico-amministrativi. Guarda “Educare per costruire insieme il futuro”, il video racconto sulla realizzazione di 4 scuole comunali nei territori colpiti dal terremoto. Grazie alla solidarietà espressa da quasi 23.500 donatori italiani ed esteri (singoli, parrocchie, associazioni, diocesi, scuole) e dalla Conferenza Episcopale Italiana (5 milioni di euro), Caritas Italiana ha raccolto e messo a disposizione delle comunità locali complessivamente oltre 35 milioni di euro. Significativa è stata anche la solidarietà della rete internazionale con più di 60 Caritas estere che hanno contribuito alla ricostruzione.
Direttamente, o attraverso le 16 Delegazioni regionali, Caritas Italiana ha risposto ai bisogni della popolazione, impegnando le risorse disponibili in:
- interventi di prima emergenza; • azioni di prossimità e sostegno diretto (in particolare ad anziani, persone sole, ammalati);
- realizzazione di 4 scuole per l’infanzia e primarie donate ai Comuni di L’Aquila, Ocre, Fossa, Fontecchio;
- realizzazione di 17 Centri di comunità (di cui 14 realizzati e funzionanti, 2 in fase di ultimazione, 1 in attesa di autorizzazioni);
- realizzazione di 7 strutture di accoglienza;
- implementazione di 2 servizi sociali e caritativi (tra cui la nuova sede e servizi riabilitativi dell’AISM – Associazione Italiana Sclerosi Multipla);
- consolidamento ed il ripristino funzionale di 16 strutture parrocchiali per attività sociali e comunitarie;
- numerosi progetti di animazione e aggregazione rivolti in particolare ai bambini, preadolescenti e giovani;
- molteplici progetti sociali a favore delle persone in situazione di grave emarginazione, immigrati, giovani, sostegno al reddito …;
- iniziative di scambio e accompagnamento tra comunità cristiane e Chiese sorelle.