Il 20 ed il 27 gennaio abbiamo vissuto le serate di Bilanci di Pace, due occasioni per riflettere sul dono della pace e sulle nostre responsabilità nel custodirla e promuoverla. Ci ha raccontato la sua esperienza in Turchia Mons. Paolo Bizzeti, vicario apostolico dell’Anatolia, una terra di martiri, anche del nostro tempo (ricordiamo il predecessore Mons. Luigi Padovese, barbaramente ucciso nel 2010).
Riportiamo le parole di John Farhad Sadredin, responsabile della Caritas della chiesa cattolica di Antiochia, che fa parte del Vicariato apostolico dell’Anatolia e si estende su tutta la Turchia orientale, da Trebisonda ad Iskenderun, fino al monte Ararat, con una popolazione complessiva di circa 5 milioni di abitanti, di cui solo pochi migliaia sono i cattolici.
“Vi ringrazio ancora a nome di tutti questi fratelli e attendendo il vostro sostegno anche per l’anno 2021.” Nel 2020 abbiamo contribuito con circa 34.000 euro, che hanno permesso di portare avanti il loro progetto della “Mensa di Fraternità”, a favore di centinaia di famiglie bisognose di Iskenderun.
Purtroppo, a causa della Pandemia, da aprile 2020, ci spiegano come hanno dovuto cambiare il modo di distribuzione degli alimenti. I divieti del governo a causa del covid-19 e l’aumento della richiesta dell’aiuto da parte delle persone che avevano perso il lavoro hanno fatto reinventare la mensa. Invece di preparare e consegnare il cibo ogni giorno per 152 persone (35 famiglie), hanno lavorato per donare borse spesa con alimentari per 100 famiglie, 2 volte al mese.