La nostra Caritas ha reso concreta, ancora una volta, carità e fratellanza attraverso l’aiuto a cittadini afghani che stanno soffrendo le conseguenze della crisi umanitaria in Afghanistan.
“È stata una indicazione precisa del nostro Vescovo per un’accoglienza immediata e gratuita di questi fratelli duramente provati, in fuga dal loro Paese” spiega il direttore della nostra Caritas, don Davide Schiavon.
Lunedì 20 settembre, un giorno importante nella vita di una famiglia afghana, il giorno in cui è iniziata la loro accoglienza nell’appartamento di Quinto di Treviso, che da qualche anno permette di rispondere a situazioni di emergenza, assieme alla Caritas parrocchiale. Diversi i volontari e operatori che, nelle ultime settimane, hanno preparato al meglio la loro nuova casa.
Lui, come tanti altri migrati arrivati in Italia a fine agosto, ha lavorato in Afghanistan come traduttore per l’Esercito italiano; è arrivato qui con sua moglie e i loro tre figli di 19, 14 e 4 anni. Sono stati costretti a fuggire e ora saranno accompagnati dalla Caritas, diocesana e parrocchiale di Quinto, nel percorso di inserimento.
Il loro arrivo è stato seguito da un momento conviviale, dove la famiglia ha ringraziato per l’accoglienza e ha avuto modo di conoscere il gruppo di volontari, un piccolo momento di sospensione dalle fatiche che quotidianamente vivono in un clima disteso di benvenuto. Operatori e volontari si sono subito attivati per coprire i loro bisogni primari (vestiti, pacco spesa…). Nei prossimi giorni partirà un corso di italiano informale, seguito da diverse volontarie che hanno manifestato il desiderio di esserci, tra cui un’ex AVS. Il corso informale farà da rinforzo al corso istituzionale del Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti (CPIA), che partirà da metà ottobre.
Nei prossimi giorni si andrà a formalizzare la richiesta di protezione internazionale e si comincerà concretamente a valorizzare un percorso di inserimento, che vedrà tra le prime azioni, l’inserimento dei figli minorenni a scuola.
Un rapporto non nuovo per la Caritas diocesana, con i profughi afghani, perlopiù ragazzi e giovani uomini che in questi anni sono arrivati nel nostro territorio attraverso la Rotta balcanica. Persone con le quali si è stabilito un rapporto, si è costruito un legame, e che ora sono inserite nel tessuto sociale, hanno una casa e un lavoro. Infatti in Caritas Tarvisina stiamo lavorando, assieme all’Ambasciata d’Italia in Islamabad, per poter realizzare il sogno del ricongiungimento famigliare con i loro cari.
Molte sono state le disponibilità e le donazioni arrivate alla nostra Caritas dai Comuni, da volontari e da privati cittadini, segno di una solidarietà che potrebbe concretizzarsi su scala più larga nel caso fosse possibile attivare gli auspicati corridoi umanitari per altri cittadini afghani in fuga dai talebani.
Infatti Caritas Tarvisina raccoglie donazioni attraverso bonifico bancario (causale “Emergenza Afghanistan”) tramite:
Iban: IT05 G 08399 12000 000000332325, intestato a Diocesi di Treviso – Caritas Tarvisina
Se vuoi avere la possibilità di usufruire delle detrazioni fiscali previste dalla legge fai la donazione al nostro braccio operativo Servitium Emiliani ONLUS:
Iban: IT55 H 08399 12000 000000318111, intestato a Servitium Emiliani ONLUS, braccio operativo di Caritas Tarvisina
Oppure, se vuoi, puoi fare la donazione con la CARTA DI CREDITO: