È trascorso un anno dal 27 novembre 2019, giorno dell’inaugurazione della Casa di Accoglienza “Emmanuel”, per bambini accusati di stregoneria e abbandonati per strada in Togo. Giusto un anno fa una piccola delegazione della Caritas di Treviso ha partecipato a questo significativo momento a Tourmolga. L’apertura della casa ha permesso di aggiungere un tassello importante nel legame che unisce da dieci anni la trevigiana a quella togolese.
Abbiamo sentito Padre Francis Barandao per sapere come procede. Attualmente sono 8 i bambini che hanno trovato ospitalità e che quotidianamente sono accompagnati e seguiti da un’equipe di operatori.
A distanza di un anno, in un mondo segnato dalla pandemia Covid-19, non mancano i segni di speranza per aggiungere nuovi tasselli a questo rapporto tra Chiese sorelle. In questi giorni infatti è stato avviato il progetto MANGO (Mani Aperte Nel Guadare Oltre), un microcredito per dare ossigeno all’attività imprenditoriale dei membri dell’Associazione ACTT, costituita da persone generose che a titolo volontario sostengono le attività della casa di accoglienza. Gli obiettivi del progetto di microcredito sono:
- sostenere le attività produttive dei singoli soci dell’associazione affinché possano raggiungere un tenore di vita dignitoso e sereno;
- educare alla responsabilità comunitaria e sociale (beneficiario del microcredito non è la singola persona ma tutta la sua famiglia che si fa garante del prestito ricevuto);
- promuovere l’azione di impresa a beneficio di tutti;
- educare i beneficiari a contemplare nel loro business plan il dono come elemento generativo che incentiva lo sviluppo integrale dell’uomo compresa la dimensione economica.
VUOI CONOSCERE MEGLIO IL PROGETTO IN TOGO? CLICCA QUI