«I poveri li avete sempre con voi» (Mc 14,7)
Come gli anni scorsi, Papa Francesco si è augurato che la Giornata Mondiale dei Poveri, giunta ormai alla sua quinta celebrazione, si radichi sempre più nelle nostre Chiese locali e così si apra a un movimento di evangelizzazione che incontri in prima istanza i poveri là dove si trovano. Non possiamo attendere che bussino alla nostra porta, è urgente che li raggiungiamo nelle loro case, negli ospedali e nelle residenze di assistenza, per le strade e negli angoli bui dove a volte si nascondono, nei centri di rifugio e di accoglienza… È importante capire come si sentono, cosa provano e quali desideri hanno nel cuore.
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“Non calpestare il povero”: proposta per le parrocchie
Tantissime parrocchie della diocesi hanno aderito all’iniziativa Non calpestare il povero. Nella domenica 14 novembre, davanti all’ingresso di oltre 170 chiese, sono stati messi i tappeti della Giornata con l’invito a prestare attenzione ai poveri, che purtroppo spesso sono vissuti come un intralcio o un ostacolo da rimuovere.
“Questo vuole ricordare che il primo povero è Gesù e tuti quelli che vivono come Gesù, abbbandonati da tutti, dall’economica, dal mondo e dalla società. Diventa una provocazione per prendere, sul serio, ancora di più, il Vangelo”, ricorda don Adelino Bortoluzzi, parroco delle parrocchie Santa Maria del Rovere e San Pio X di Treviso.