“…oltre ad un pasto caldo e dove dormire, ci offre la possibilità di ricevere solidarietà da parte di persone che dedicano parte del loro tempo alle nostre necessità e allo stare insieme.”
Sono queste le parole semplici ed efficaci che raccontano di una delle comunità della nostra diocesi che, da molti anni ormai, ha saputo cogliere l’appello all’accoglienza e a farsi segno di una Chiesa che ‘ama con i fatti più che con le parole’. Solidarietà fatta non di un dare ciò che avanza ma ricca del condividere ciò che si ha.
Nella parrocchia di Varago domenica 26 novembre, volontari e ospiti della casa di accoglienza per ex-detenuti “Il Sicomoro”, hanno aperto le porte alla visita del nostro Vescovo Mons. Gianfranco Agostino Gardin.
Si è potuto gustare non solo un buon banchetto domenicale ma soprattutto della semplicità di un pasto in “famiglia”.
Dal calore di questa giornata insieme si può cogliere che l’essenza dell’accoglienza, soprattutto nelle nostre comunità cristiane, debba muovere innanzitutto dalla conoscenza; è nel conoscersi, accorciando le distanze, che ci si ri-conosce nella fratellanza che ci unisce.
Nella gratitudine per questa giornata, e certi che il frutto della fratellanza possa maturare all’interno delle nostre comunità ed in particolare per la Casa di accoglienza di Varago, è stato compiuto il gesto della piantumazione di un alberello di melograno da parte del Vescovo.
Questa pianta sia l’augurio per quanti abitano e abiteranno questa casa affiché sia luogo di fertilità, abbondanza e rinascita per le loro vite.