A PROPOSITO DI POVERTÀ - Dal Rapporto Oxfam 2020 - CARITAS TREVISO

A PROPOSITO DI POVERTÀ – Dal Rapporto Oxfam 2020

A PROPOSITO DI POVERTÁ

Dal Rapporto Oxfam 2020

Il povero è una persona che non sceglie di vivere in quella determinata situazione ma che ci si trova per cause di forza maggiore. Può essere rappresentato da chiunque, in qualsiasi momento della vita e quando meno ci si aspetta. La povertà, in sé, è uno status di vita che viene dettato da situazioni, fatalità, coincidenze e sfortune, e per questo imposto da parte di altri o di “altro”. Dalla povertà prendono poi forma le disuguaglianze, l’iniquità, le differenze e il giudizio negativo dell’altro, negando conseguentemente la speranza e la dignità a molte persone.

Nel mondo che oggigiorno viviamo, a livello patrimoniale, l’1% più ricco detiene oltre il doppio della ricchezza posseduta da circa 7 miliardi di persone. Allo stesso tempo, 2.153 miliardi di persone detengono più ricchezza di 4,6 miliardi di persone: questo significa che è quasi il 60% della popolazione globale.

In Italia, in modo particolare, il 10% più ricco possiede più di 6 volte la ricchezza del 50% più povero dei nostri connazionali. Questo dato è impressionante, se si pensa che la quota è cresciuta del 7,6% in soli 20 anni.

Nel rapporto “Time to care – Aver cura di noi”di Oxfam si evidenziano delle disuguaglianze che stimolano ad un elevato senso di ingiustizia e insicurezza sociale. Al centro di tutto ciò c’è il lavoro e la dignità che esso restituisce: un argomento, questo, molto dibattuto, poco tutelato e scarsamente retribuito in particolare per quanto riguarda donne, madri e giovani che guardano al futuro con gli occhi della speranza. Tuttavia, solo politiche mirate a combattere le disuguaglianze potranno correggere il divario enorme che c’è tra ricchi e poveri. In Italia sono ricchi i figli dei ricchi e sono poveri i figli dei poveri: le condizioni socio-economiche, quindi, si tramandano di generazione in generazione. Immediato, dunque, ribadire che servono interventi efficaci, così che le nuove generazioni siano una risorsa attiva per il nostro Paese. Sono proprio i giovani, infatti, ad aspirare ad un profondo cambiamento della società e ad un futuro più equo e armonioso.



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