Si è tenuta domenica 6 novembre, presso il seminario Vescovile di Treviso, l’assemblea annuale delle Caritas parrocchiali a cui hanno partecipato più di 120 persone. L’incontro, che vuole sempre essere un momento di confronto e formazione per lasciarsi abitare da domande generative di senso e di speranza, ha avuto il titolo “CHE COSA DOBBIAMO FARE?” (Lc 3,10), l’appello rivolto dalle folle a Giovanni Battista nell’attesa del Messia, che richiama alla domanda che anche come Caritas ci poniamo in relazione ai tempi che stiamo vivendo: Quali sfide siamo chiamati a vivere per portare l’annuncio del Vangelo in questa storia e come, a fronte delle tante urgenze, possiamo preservare e promuovere la nostra identitaria funzione pedagogica all’interno delle comunità? Ne abbiamo parlato con Andrea Baracchino, direttore della Caritas di Concordia-Pordenone e delegato per Caritas Nord-Est, a partire dei contributi di tutte le Caritas parrocchiali. Barachino ha dato tanti stimoli per la riflessione e ha richiamato le tre indicazioni consegnate da Papa Francesco in occasione dei 50 anni dalla costituzione di Caritas Italiana nel 2021, in cui aveva chiesto agli operatori Caritas di ripartire dagli ultimi, dal Vangelo e dalla creatività, le tre vie per continuare la missione di carità. Come ricordava don Davide, direttore della Caritas diocesana, “Non è solo un fare inteso come fare cose ma quale disposizione interiore, quale disponibilità siamo chiamati a maturare?”.
In apertura, durante la Santa Messa, il vescovo Michele lanciava a tutti i partecipanti una domanda “Qual è l’orizzonte del vostro servizio? La carità, che è Caritas, è Dio? è questa presenza di un Dio amante della vita, di un Dio dei vivi e non dei morti?” e infine suggeriva ai presenti la risposta: “Il nostro pedagogo è Cristo, quindi anche come operatori e operatrici di Caritas mettetevi alla scuola della Parola. Dobbiamo nutrirci di Parola di Dio e di sacramenti, soprattutto del sacramento dell’Eucarestia, che ci fanno capire com’è Lui e come Lui vorrebbe noi… questo deve essere il centro”.
Di seguito il video dell’evento.