#diariodiunavolontaria
“Il regalo più grande che puoi fare a un altro non è condividere le tue ricchezze, ma fargli scoprire le sue. (Benjamin Disraeli)”.
Nei giorni tra il Natale e San Silvestro ho partecipato con alcuni ragazzi della casa di accoglienza Caritas di Povegliano ad un campo di servizio organizzato dal Gruppone Missionario. È stato un tempo per me speciale dove ho percepito la forza di un sogno custodito nel cuore. Durante questo campo c’è stata la possibilità per i giovani di conoscersi: tutto è partito con un timido scambio di saluti, poi la condivisione dello stesso tavolo o degli stessi attrezzi per lo smistamento dei metalli e un semplice stare seduti vicini durante i pranzi e le cene…
C’erano due fratelli, A. e F., che non hanno solo speso il loro tempo ma si sono raccontati e si sono messi in gioco in questa esperienza. Hanno condiviso la loro ricchezza di persone, di giovani entusiasti della vita e nonostante la giovane età hanno trovato un senso più grande nel donarla attraverso il servizio ai più poveri con il Gruppone. A. e F. hanno saputo scoprire e far emergere la ricchezza altrui, la ricchezza e la forza di un sogno custodito nel cuore di I., un ragazzo di 20 anni partito dalla Guinea Conackry in cerca di una vita migliore. I due fratelli hanno regalato ad I. una chitarra perché possa realizzare il suo sogno: diventare un cantante. Da quel giorno qualcosa è cambiato, I. non lascia più la sua chitarra e in casa risuona lo strimpellare delle corde, musica di un sogno che cerca concretezza. Di questa esperienza I. racconta: “Io sono stato felice di partecipare al campo con il Gruppone Missionario perché mi sono divertito ed i ragazzi mi hanno aiutato a parlare italiano. Dal 26 al 30 dicembre ho aiutato i ragazzi del Gruppone a dividere i materiali come il ferro, l’alluminio e la plastica. Il 31 sera ho fatto servizio come cameriere ad una festa, ho servito diverse portate durante la cena, dove c’erano molti signori e signore che alla fine mi hanno ringraziato perché sono stato bravo e gentile con loro. Dopo la cena con gli altri ragazzi siamo tornati al campo e abbiamo ballato e giocato fino alla mattina. In questo campo mi sono abituato a stare con i ragazzi perché non c’era la differenza di colore tra bianchi e neri, e ho sentito che mi vogliono bene. Alla mattina prima di portarmi a casa due fratelli mi hanno regalato una chitarra per imparare a suonare. Sono felice di questo regalo poiché è stata una sorpresa perché posso così realizzare il mio sogno di diventare un famoso cantante. Da quel momento, tutti i giorni suono la chitarra perché la prossima volta che li vedo vorrei cantare una canzone per loro.”