Lavorare in un centro d’accoglienza per richiedenti asilo è un po’ come un viaggio. Si conoscono paesi lontani, usi e costumi diversi, nuovi linguaggi, restando però ben piantati in Italia.
Come in tutti i viaggi a volte ci sono gioie, momenti difficili, incontri, addii ,ma anche continue scoperte.
Oggi nel centro di accoglienza in cui lavoro, dove sono ospitati 23 richiedenti asilo, c’è stata una festa improvvisata, organizzata dall’unico ospite proveniente dalla Liberia.
L’evento da celebrare era molto speciale perché, per la prima volta in 47 anni la Liberia ha eletto pacificamente un nuovo presidente: George Weah, ex calciatore del Milan e Pallone d’Oro.
Così, un normale pomeriggio d’inverno si è trasformato nella celebrazione per la speranza di un futuro democratico di uno dei paesi più poveri e corrotti dell’Africa.
Si è trattato di un rinfresco semplice, patatine, bibite gassate e succhi, ma offerto da un giovane lontano dalla sua terra e pagato con i pochi soldi che riesce a racimolare risparmiando i 72 €di poket money che riceve mensilmente per provvedere a piccole spese personali.
Moses ha condiviso di festeggiare così, condividendo la sua felicità con altri giovani con cui convive nella struttura di accoglienza Caritas, ragazzi provenienti da 12 diverse nazioni del mondo, magari molto lontane dalla Liberia, ma che oggi hanno sentito più vicina gioendo con lui per la speranza di un futuro migliore.